Sanità - 28 maggio 2019, 08:00

L'importanza di 'donare' nella serata dell'associazione Cuori 3.0 che hanno ospitato il cardiochirurgo Audo

L'importanza di 'donare' nella serata dell'associazione Cuori 3.0 che hanno ospitato il cardiochirurgo Audo

Il VCO è la provincia più “sensibile” per quanto riguarda la donazione di organi. E’ stato ribadito più volte ieri sera in occasione della serata svoltasi in Cappella Mellerio, organizzata dall'associazione Cuori 3.0 in collaborazione con l'Antica Farmacia del Borgo e la Farmacia Guerra, proprio sul tema della donazione e del trapianto.

 

Ospiti d’eccezione il direttore della struttura complessa di Cardiochirurgia dell'ospedale di Alessandria Andrea Audo, Carlo Maestrone direttore del reparto di anestesia e rianimazione dell'ospedale San Biagio di Domodossola, Pasquale Toscano coordinatore ospedaliero per la donazione e i trapianti organi dell'Asl, Cristina Zambonini  presidente dell'associazione Cuori 3.0, due volte cardiotrapiantata. E’ stato il sindaco Lucio Pizzi a far gli onori di casa ”Apprendo con piacere che il nostro territorio non ha eguali a livello di numero di donatori. Ringrazio vivamente il Dottor Audo che ho avuto modo di apprezzare e stimare sia professionalmente sia dal punto di vista umano”. Pizzi ha poi donato ad Audo il libro della storia di Domodossola.

 

Il Dottor Maestrone e il Dottor Toscano hanno illustrato, attraverso cenni storici, la storia dei trapianti e hanno spiegato quanto sia importante decidere di donare gli organi affinché i numeri siano sufficienti per far fronte alle richieste. In questo contesto, l’Asl VCO ha attivato il Sistema per la registrazione della Dichiarazione di Volontà dei cittadini nell’ambito del Sistema informativo dei Trapianti individuando a tal scopo tre punti di accettazione delle dichiarazioni: Domodossola presso la Segreteria Direzionale Sanitaria del San Biagio, Verbania presso la Segreteria di Direzione Sanitaria del Castelli e ad Omegna all’Ufficio Relazioni con il Pubblico di via Mazzini. Si può decidere di donare gli organi anche attraverso dichiarazione scritta o testamento olografo, attraverso l’iscrizione all’AIDO, o dichiarando la propria volontà presso le Anagrafi dei Comuni che hanno attivato il sistema, al momento del rilascio o rinnovo del documento d’identità.

 

Sono stati tanti i temi trattati durante la serata di ieri, quali l’approccio alle famiglie dei donatori subito dopo il decesso del paziente, e il fattore empatico. E a proposito di empatia il dottor Audo ha asserito ”E’ difficile, ammetto che a volte mitemano le gambe”. In particolar nel recente episodio che ha permesso di salvare la vita a una giovane mamma e alla sua bambina: “In quel caso non abbiamo avuto tempo di capire cosa stesse succedendo, avevamo come dicono in inglese “Only one bite” un solo morso, ed è andata bene; la differenza tra la catastrofe e il successo a volte sono solo venti secondi, in quel caso erano anche meno”. Audo ha poi spiegato di come sia possibile sopravvivere grazie ad un cuore e a dei macchinari artificiali, si tratta di un’assistenza temporanea rivolta a  quei pazienti in attesa di trapianto. “Prima si pensa a salvare la pelle, poi al trapianto”. Infine Audo ha mostrato alla platea un video di un trapianto di cuore ”Quando l’organo appena trapiantato inzia a battere, quello per un cardiochirurgo è il momento più bello: è la vita che vince sulla morte”.

 

Infine la testimonianza di Cristina Zambonini :”Ho subito il mio primo trapianto a 20 anni, dopo 10 ho avuto un rigetto e mi è stata data una seconda possibilità: sono stata messa in lista d’attesa un’altra volta. I dottori mi avevano detto che trovare un nuovo cuore per me, sarebbe stato come trovare un ago in un pagliaio. Ma il miracolo è avvenuto e mi ero ripromessa che, se fosse andata bene anche quella volta, avrei avuto l’obbligo di fare qualcosa per gli altri. Grazie alla mia famiglia e alle mie splendide amiche che facevano i turni in ospedale con me pur di non lasciarmi sola, è nata “Cuori 3.0” tre come il numero di cuori che ho avuto nella mia vita . Si tratta di un’associazioneche svolge attività di beneficenza e supporto sociale indirizzati a persone in attesa di trapianto cardiaco, cardio-trapiantati e alle loro famiglie. Un punto di riferimento per chi si accinge ad affrontare questa grande sfida, una sorta di guida lungo il percorso verso la rinascita. Gli obiettivi principali sono sensibilizzare verso il tema della donazione, creare un network tra il paziente e lewc strutture di supporto, raccogliere fondi per acquistare materiali e servizi per il Centro Trapianti dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Per info e dettagli www.cuoripuntozero.it