Previsti altri importanti lavori nella bonifica a Pieve Vergonte L'argomento oggetto dell'incontro tenutosi nei giorni scorsi con Eni Rewind, società del gruppo chimico
Prosegue il piano di bonifica dei terreni ex Enichem a Pieve Vergonte. Un intervento che è gestito da Eni Rewind, che purtroppo fornisce pochi elementi agli organi di stampa locali, nonostante la bonifica interessi una vasta fetta di territorio del paese ossolano.
A fine 2109 la società - nata sulle ceneri di Syndial - aveva già sostenuto costi per circa 170 milioni di euro. Un impegno economico che riguarda le attività di messa in sicurezza, demolizione degli impianti (impianti DDT e cloralio, fabbricati ex Sala Krebbs e centrale elettrica CTE), la caratterizzazione, la bonifica di suoli e falda e la gestione dell’impianto TAF. Per completare gli interventi si stima una spesa di circa 140 milioni di euro, oltre a 3 milioni all'anno per la gestione dell’impianto TAF, trattamento acque di falda.
Ora sono in corso i lavori sul torrente Marmazza, un intervento che prevede lo spostamento del letto originario del torrente che ‘’taglia’’ l’abitato di Pieve Vergonte.
A coordinare quest’operazione di bonifica c’è una cabina di regia che comprende dirigenti di Eni Rewind, funzionari della Regione, delegati delle amministrazioni comunali dei comuni ossolani di Pieve Vergonte, Vogogna, Piedimulera, la Provincia del Verbano Cusio Ossola.
Con questi enti Eni Rewind ha avuto un incontro giorni fa per illustrare nel dettaglio lo stato dell’arte della bonifica e presentare alcuni lavori in programma. Si tratta di due-tre gare di rilevanza economica da avviare. ‘’Eni Rewind farà un incontro con l’Unione Industriale Vco e della Regione per evidenziare le caratteristiche delle nuove gare per cercare di consentire la partecipazione di aziende locali’’ spiega Maria Grazia Medali, sindaco di Pieve Vergonte.