Ossola - 20 febbraio 2021, 12:00

Druogno, preoccupano le condizioni del viadotto di Gagnone

Automobilisti e frontalieri denunciano: ''Questa strada cade a pezzi''

Il calcestruzzo appare in evidente stato di erosione e dai piloni scrostati viene messo a nudo il ferro arrugginito del cemento armato. Mette paura, osservandolo dal basso, il viadotto di Gagnone. E crescono i timori per gli automobilisti che quotidianamente transitano sulla struttura viaria alle porte di Druogno. Il viadotto lungo la statale 337 è stato al centro già in passato di critiche per le sue condizioni strutturali. A più riprese anche i frontalieri hanno preso posizione sulle criticità di questo manufatto, comprese le condizioni in cui versano le traversine. Anas nel tempo è intervenuta con alcuni lavori sull’asse viario e anche con verifiche alla struttura dello stesso viadotto. Ma i timori restano e un gruppo di cittadini ha fatto ora quadrato lanciando un nuovo appello, tramite i social. Subito raccolti e sostenuti anche dal Coordinamento provinciale dei frontalieri del Vco. "Siamo alle solite - dichiara Antonio Locatelli -, purtroppo questa è una strada che sta davvero cadendo a pezzi, non solo nel tratto da Re e Ribellasca. I lavori malgrado le rassicurazioni, non iniziano. Il 19 gennaio a Torino c’era stato un nuovo incontro tra il governatore Alberto Cirio e l’amministratore delegato e direttore generale di Anas, Massimo Simonini durante il quale era stato assicurato l’avvio dei lavori di messa in sicurezza della strada ma ancora una volta sono rassicurazioni che sistematicamente vengono smentite nei fatti. E’ una strada che quotidianamente i frontalieri utilizzano. Ci auspichiamo che l’ennesimo rinvio degli interventi non porti a gravi conseguenze come testimoniano le condizioni proprio del viadotto di Gagnone".

 

Marco De Ambrosis