Attualità - 08 marzo 2021, 19:20

Re e Viggiù, il giorno e la notte nella lotta al Covid

I sindaci della Valle Vigezzo aspettano ancora risposte da Torino sulla campagna di screening e di vaccinazione a tappeto

Re e Viggiù, ovvero la prova concreta che esistono Comuni di serie A e Comuni di serie B. I due paesi, al confine con il Canton Ticino, sono accomunati dal Covid, ma divergono le soluzioni adottate per debellarlo. E mentre il Comune in provincia di Varese ambisce a diventare il primo paese in Italia Covid free,  elevandosi a modello nazionale per il piano vaccinale, a Re (balzato alle cronache per essere stato il primo Comune in Piemonte a finire in lockdown) di strada da fare ce n’è ancora tanta. A partire proprio dai vaccini. La speranza infatti di poter effettuare una vaccinazione a tappeto è scemata tristemente nel nulla.

“Abbiamo nuovamente sollecitato la Regione ma senza alcun riscontro per ora” spiega il presidente dell’Unione Montana Valle Vigezzo, Paolo Giovanola -. Come sindaci vigezzini avevamo richiesto la possibilità di una vaccinazione per tutta la popolazione, a partire dai 18 anni di età, in modo da contenere sia il focolaio di Re che l’aumento dei casi di positività in tutta la Valle Vigezzo. L’auspicio è che davvero a Torino prendano in esame la nostra richiesta al più presto".

Marco De Ambrosis