“In Piemonte il 90 per cento delle morosità degli assegnatari delle case popolari sono morosità colpevoli, cioè di persone che potrebbero pagare il canone di affitto e non lo pagano”. Lo ha detto incontrando i giornalisti questa mattina a Novara l’assessore regionale al welfare Chiara Caucino.
L’assessore, che ha partecipato ad un incontro con il presidente di Atc Piemonte nord (che raggruppa le province di Novara, Vercelli, Biella e Verbano Cusio Ossola) Marco Marchioni, il sindaco di Novara Alessandro Canelli con il vicesindaco Franco Caressa e i consiglieri regionali novaresi Riccardo Lanzo e Letizia Nicotra, ha anche accennato ai capisaldi della riforma della legge 3 del 2010, la normativa che regola in Piemonte il settore dell’edilizia residenziale pubblica, riforma il cui percorso è cominciato da qualche tempo con la presentazione di un disegno di legge in giunta e in commissione.
“I nostri obiettivi- ha detto Caucino – sono: case sfitte zero, illegalità zero, occupazioni abusive zero”. La nuova legge introdurrà, nello stabilire i criteri per le assegnazioni delle case popolari, alcune premialità: avranno precedenza i residenti in Piemonte da almeno 15 anni, a prescindere dalla loro nazionalità, le famiglie monogenitoriali, i neomaggiorenni usciti da comunità per minori, i senza fissa dimora. “L’intenzione è anche quella – ha aggiunto l’assessore Caucino – di monitorare il mantenimento dei requisiti di assegnazione nel tempo: vogliamo tenere sotto controllo, ad esempio, i beni mobili registrati a nome di assegnatari di case popolari. Non è accettabile che persone che ottengono un alloggio di edilizia residenziale pubblica con canoni particolarmente agevolati siano poi proprietarie di vetture che valgono 80 – 90 mila euro”.
Nel corso della conferenza stampa l’assessore ha annunciato che la Regione metterà a disposizione circa dieci milioni di euro di risorse per gli interventi di manutenzione degli alloggi. Il presidente dell’Atc Marchioni ha anche confermato che entro maggio saranno completati e assegnati gli alloggi della prima palazzina di via San Bernardino da Siena ristrutturati con moderni criteri ecologici.