Regione - 18 marzo 2021, 17:19

Preioni (Lega): “Sui ritardi dei fondi post alluvione mi associo al grido d’allarme dei sindaci”

“Da Roma sono arrivati solo 15 milioni qui c'è qualcuno che ha giocato coi numeri, e non siamo certo stati noi”

“Sui fondi post alluvione mi associo alle prese di posizione che alcuni sindaci hanno espresso in queste ore, ma è evidente che il loro grido d’allarme deve arrivare forte e chiaro a Roma, dove l’ex esecutivo Conte è stato responsabile dei ritardi”. Lo dichiara il presidente del gruppo Lega Salvini Piemonte Alberto Preioni, facendo il punto della situazione sugli stanziamenti statali relativi all'alluvione dell'ottobre 2020.

“Oggi più che mai è necessario fare chiarezza. Il compito della Regione – sottolinea Preioni – è stato quello di raggruppare i dati che i Comuni hanno recuperato dai loro cittadini e dalle imprese e stimare poi i danni sia della somma urgenza per la ricostruzione sia dei rimborsi. E questo è stato fatto. Il ruolo dell’amministrazione piemontese è finito sostanzialmente lì, perché chi deve mettere le risorse è il governo. Dal canto mio – aggiunge Preioni – ho più volte denunciato le mancanze dell’ex esecutivo giallorosso che avrebbe destinato 100 milioni, ma per tutto il Paese. Se a fronte di un miliardo di euro di danni in Piemonte, di cui 77 milioni per le somme urgenze, più il piano di ricostruzione e i danni a privati e Partite Iva, da Roma sono arrivati solo 15 milioni, parliamo dello 0,15 per cento, qui c'è qualcuno che ha giocato coi numeri, e non siamo certo stati noi. Il governatore Cirio è commissario straordinario con poteri ordinari e senza portafogli, in occasioni di emergenza come queste è lo Stato che deve intervenire. Al proposito ricordo anche che i Comuni piemontesi colpiti dall’alluvione del 2019 stanno ancora aspettando 100 milioni. In relazione all’evento dello scorso anno – annuncia Preioni – fonti del nuovo governo ci hanno garantito che entro la fine del mese di marzo dovrebbero giungere i 77 milioni per le somme urgenze, così come sembrerebbero garantiti, seppur un po’ più avanti, anche i 200 per la ricostruzione. Poi ci sono i danni a privati e aziende che ammontano a circa 700 milioni. Roma deve rimpinguare in maniera importante il capitolo calamità naturali-Protezione civile: bene che sia stato riconosciuto lo stato di calamità per il Piemonte, ma se vogliamo dare risposte concrete a cittadini e imprese, è necessario voltare pagina. Confidiamo che il nuovo governo Draghi, dove anche la Lega è protagonista, sia più vicino ai territori e alle regioni e che cambi passo rispetto a Conte. Le premesse ci sono”.

Infine, è lo stesso Preioni a puntualizzare circa i 7 milioni e mezzo di euro che vanno oggi a ripagare esclusivamente i danni strutturali alle prime case. “Si tratta di soldi aggiuntivi messi per buona volontà dalla Regione Piemonte che, non potendo assolvere a tutte le emergenze per una questione di fondi limitati delle proprie casse, ha deciso in questa prima fase di dedicarsi a chi, appunto, ha subito danni all’abitazione. E’ un qualcosa in più, ma per saldare tutto e tutti, ripeto, bisogna che Roma finanzi con centinaia di milioni di euro il capitolo dello stato di calamità di Regione Piemonte. Questa è l’unica strada”.





C.S.