Un grido d'allarme. O, meglio, una richiesta di attenzione per i loro figli. È quello che arriva dai genitori degli atleti del Vco tesserati per la Federazione Italiana Nuoto e per la Federazione Italiana Nuoto Paralimpico.
"Ci siamo esposti in prima persona perché vorremmo fossero note a tutti le difficoltà del settore. Il nuoto nel Verbano Cusio Ossola ha una lunga storia di successi, annovera molti atleti e dispone di diversi impianti sportivi che dal mese di ottobre 2020 sono tutti chiusi. È importante chiarire come nei vari D.P.C.M. sia specificato che l’attività agonistica possa e debba continuare secondo un calendario già attivo a stagione agonistica inoltrata e mai interrotta: i nostri atleti hanno vinto medaglie ai recenti campionati italiani FINP e regionali FIN).
I nostri nuotatori agonisti sono costretti ad allenarsi a Sesto Calende in provincia di Varese: per allenarsi i giovani atleti, fra i quali ci sono nuotatori disabili, impegnano fino a 5 ore al giorno a causa delle trasferte. Segnaliamo inoltre le problematiche organizzative e i sacrifici che sosteniamo ( secondo DPCM trasporto di solo due atleti per auto, richiesta di permessi di lavoro per accompagnare gli atleti, costi per trasferte e affitto corsie negli unici orari in cui le stesse corsie sono disponibili).
Nella provincia di Varese sono aperte ben 4 piscine e nel nostro territorio sono tutte chiuse. È importante ricordare che l’attività svolta in piscina seguendo i protocolli di sicurezza non ha causato focolai di infezione da coronavirus e la presenza di cloro e disinfettanti previene un eventuale contagio: l’attività in piscina dei nuotatori agonisti è assolutamente sicura e non è comprensibile la chiusura delle piscine del VCO.
Per i nostri figli l’attività fisica anche con protocolli di prevenzione severi è fondamentale per la salute fisica e psichica e quindi è essenziale per i nuotatori del VCO che sono davvero tanti continuare ad allenarsi nelle nostre piscine. Ci appelliamo quindi alla sensibilità delle istituzioni politiche del nostro territorio ed ai gestori degli impianti affinché trovino una soluzione per riaprire le piscine e quindi permettere ai nostri atleti di allenarsi e prevenire la scomparsa del nuoto agonistico nel VCO” concludono i genitori.