Confine - 16 aprile 2021, 13:40

La pandemia fa aumentare il deficit: la Lega dei Ticinesi chiede il blocco dei ristorni dei frontalieri

“Il Cantone non può più permettersi di regalare ai Comuni di frontiera italiani circa 90 milioni l’anno”

Il bilancio consuntivo cantonale 2020, licenziato nei giorni scorsi dal Consiglio di stato, si chiude con un disavanzo di 165,1 milioni di franchi svizzeri per effetto della pandemia. E la Lega dei Ticinesi torna a chiedere di bloccare i ristorni fiscali prelevati in busta paga ai lavoratori frontalieri: “Il Cantone non può più permettersi di regalare ai Comuni di frontiera italiani circa 90 milioni l’anno. Cantoni a noi vicini ricevono centinaia di milioni di perequazione intercantonale mentre a noi solo le briciole”. L’altra soluzione suggerita dalla Lega per riassestare i conti è la riforma della spesa pubblica per il personale “necessaria per permettere al governo di gestire l’amministrazione secondo criteri di equità e di efficienza”.

L’altro partito di destra, l’Udc, questa volta non di unisce alla Lega sui ristorni ma punta sui criteri di gestione del bilancio: “La pandemia non fa altro che mettere in luce con anticipo quello che da anni noi andiamo ripetendo: si sono ottenuti alcun pareggi nei conti ma i risanamenti non sono mai stati fatti”.


Redazione