Cronaca - 20 aprile 2021, 15:02

La Polizia Locale domese denuncia una donna per intestazione fittizia di veicoli

Le indagini partite dopo un controllo su una Bmw guidata da un pregiudicato e intestata alla sedicente commerciante di auto

In esito ad un’articolata indagine, durata alcuni mesi, il Corpo di Polizia Locale della Città di Domodossola ha individuato e denunciato all’Autorità Giudiziaria una sedicente commerciante di autoveicoli, che risultava aver intestati ben 75 autoveicoli, senza aver presentato alcuna segnalazione certificata di inizio attività, relativa all’attività commerciale dichiarata. L’ipotesi della Polizia Locale è che si tratti di una “prestanome” nell’intestazione fittizia di veicoli, in realtà in uso a terze persone potenzialmente dedite ad attività illecite e che, attraverso il sistema dei “prestanome”, riescono a beneficiare di una sorta di invisibilità.

Le indagini sono state avviate nel mese di febbraio 2021, a seguito dei controlli su un pregiudicato alla guida di una BMW in circolazione nel territorio di Domodossola.

Questi i reati ipotizzati:

1. artt. 48, 479 C.P. – Falso ideologico, per avere indotto ripetutamente in errore i pubblici ufficiali, addetti alle agenzie pratiche auto e gli operatori PRA, dichiarando di essere la proprietaria e così simulando un’attività di compravendita di autoveicoli (che erano in realtà nella effettiva disponibilità di altre persone);

2. artt. 640, comma 2, n. 1) C.P. - Truffa aggravata perché, essendo titolare di partita IVA per il “Commercio all’ingrosso di autoveicoli”, simulava un'attività di commercio di autoveicoli, procurandosi ingiusto profitto, consistenti in circa € 600,00 per ogni singola intestazione, rispetto ai privati cittadini, grazie alle esenzioni sull’IPT, sul bollo e sulle varie marche da bollo;

3. art. 7, D.L. 28 gennaio 2019, n. 4, convertito in Legge 28 marzo 2019, n. 26 - in quanto dalle indagini emergeva che la persona beneficiava illegittimamente anche del cosiddetto “reddito di cittadinanza”, per percepire il quale aveva evidentemente omesso di dichiarare nell’attestazione ISEE tutti i veicoli a lei intestati.

La sedicente “commerciante” è risultata anche sprovvista del registro delle operazioni giornaliere per l’attività di vendita degli autoveicoli.

La Polizia Locale ha rilevato che i veicoli in possesso del soggetto erano utilizzati da persone di nazionalità straniera, ma solo uno era effettivamente coperto da assicurazione per la responsabilità civile, con il pericolo che possano essere in circolazione senza la prescritta copertura.

Per 31 dei veicoli individuati, la Polizia Locale ha contestato anche altrettante violazioni amministrative previste dal Codice della Strada, ai sensi dell’art. 94 bis comma 2° - intestazione fittizia di veicoli – che comporta una sanzione amministrativa pecuniaria da € 543,00 ad € 2.170,00 per ognuno di essi, oltre alla cancellazione dal PRA di tutte le auto al momento della conclusione del procedimento.


Redazione