Il ranch Acero Rosso ha ripreso le proprie attività che hanno subito uno stop per diversi fattori: il Covid e l'alluvione dello scorso anno. Il maneggio di Premosello, nel mese di ottobre dello scorso anno, era stato gravemente colpito dall'alluvione con danni ai cavalli, alla scuderia, al campo esterno. Una parte della scuderia era stata inondata dal fiume Toce, erano morti un pony e una puledra, gli altri cavalli tratti in salvo grazie all'intervento dei vigili del fuoco avevano riportato ferite alle gambe.
"I cavalli si sono ripresi – dice la presidente dell'Acero Rosso Ranch, Michela Benoni - anche se portano ancora i segni delle cicatrici. Abbiamo ripristinato la scuderia alluvionata, rifatto l'impianto elettrico antincendio e installato le telecamere. Finora dalla Regione non abbiamo avuto ancora nessun aiuto. Alla Regione abbiamo mandato ben tre volte la documentazione dei danni, ma ad oggi non abbiamo ancora ricevuto nulla. Ci sono arrivate invece tante donazioni da altri centri ippici dalla Federazione Italiana sport equestri, dall'Acsi 3.2.1 Team Riders, da privati che ringraziamo. Nella scuderia, tra quelli nostri e in affitto, abbiamo 26 cavalli. La nostra prima gara è prevista a giugno, ma ancora non sappiamo se riusciremo a farla. Abbiamo messo un nuovo tondino, ma l'area esterna con i vari ostacoli e un ponticello, che erano stati spazzati via dalla piena, deve essere ancora risistemata completamente. Occorrono molti fondi".