Il giudice del Tribunale di Verbania, Annalisa Palomba, ha assolto l’imprenditore domese, Luigi Cavallo, dall'accusa di omicidio stradale sulla base dell’ex articolo 530, 2° comma del codice penale.
Il pubblico ministero, Anna Maria Rossi, aveva chiesto la condanna a mesi 8 di reclusione. Il processo riguardava l’incidente mortale avvento nel marzo 2018, in località Casa delle Rane, a Domodossola. L’autocarro, guidato da Cavallo, si scontrò con la moto condotta da Domenico Virduci, 53 anni, di Domodossola. L’incidente provocò la morte del centauro, persona molto conosciuta in città.
A Cavallo, che era difeso dall'avvocato Daniale Folino, veniva addebitato, per negligenza, imprudenza e imperizia, il non essersi reso conto dell’arrivo della moto e quindi di aver causato la morte di Virduci, seppur riconoscendo la attenuante speciale del concorso del centauro nell’aver causato il sinistro, derivato da eccessiva velocità e probabile disattenzione.
Il processo ha visto sfilare vari testimoni, compresi gli agenti della polizia stradale intervenuti nella rilevazione del sinistro e soprattutto i periti del pubblico ministero e della difesa che, pur condividendo la ricostruzione della velocità del motoveicolo, elevata, divergevano in ordine alla congruità della condotta dell'imputato, alla guida dell'autocarro.