Territorio - 01 giugno 2021, 12:10

I lavori sul viadotto bloccano l’arrivo del Luna Park in Valle Vigezzo

Vige il limite al transito ai mezzi con peso superiore alle 25 tonnellate

Il Luna Park è una presenza consolidata da oltre 50 anni in Valle Vigezzo: l’autoscontro e le giostre dal 1964 animano le estati a Santa Maria Maggiore, grazie alla famiglia Sortino, i pionieri del Luna Park a Santa Maria Maggiore. Giuseppe e Silvana Sortino nel lontano 1964 portarono nella Valle dei Pittori una nuova opportunità di divertimento e aggregazione che prosegue ancora oggi con i figli e i nipoti, dando vita ad un luogo di socializzazione per i residenti e i turisti.

Un attaccamento, questo dei giostrai alla valle, che è ricambiato dagli stessi vigezzini: il 25 agosto 2014 il Comune di Santa Maria Maggiore ha intitolato il piazzale che ospita le giostre proprio a Giuseppe e Silvana Sortino. Lo storico Luna Park è stato protagonista indiscusso di quest’ultimo mezzo secolo di vita vigezzina: ha superato i danni dell’alluvione del 1978 e anche l’anno scorso, seppur minato dalle restrizioni anticovid, ha però alla fine  potuto tornare ad allietare l’estate valligiana.

Ma quest’anno sul suo ritorno a Santa Maria Maggiore pesa l’incognita dei lavori al viadotto di Gagnone, che limitano il transito ai mezzi di peso superiore alle 25 tonnellate. E quindi anche ai mezzi del Luna Park. Una doccia fredda, per i Sortino. “Sui lavori non abbiamo nulla da eccepire, ci mancherebbe, però la partenza degli stessi ci ha colti di sorpresa, senza preavviso. Bastava averlo saputo qualche giorno prima e saremmo saliti subito coi mezzi, prima della chiusura – spiega Douglas Sortino -. Confidiamo si trovi una soluzione: ho già inviato una missiva al presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, per una deroga: ci basterebbero pochi minuti per poter transitare. Poi penso comunque a tutte le altre attività che ne risentiranno da questa chiusura, proprio per il limite di peso ai veicoli in transito. Spero davvero si trovi una soluzione per tutti”.

Marco De Ambrosis