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Viabilità e trasporti | 05 giugno 2021, 12:30

''La variante della valle Antrona venne bocciata per motivi idrogeoligici''

L'ex sindaco di Villa, Franco Ravadoni, interviene dopo che Ossolanews ha rilanciato il problema della strettoia di Falghera lungo la strada provinciale

''La variante della valle Antrona venne bocciata per motivi idrogeoligici''

‘’Sì, è vero. Il progetto che avevamo presentato era sensato. Oggi forse valeva la pena metterlo nel Recovery plan’’. Così parla Fausto Sgro, che abbiano citato nell’articolo uscito giovedì sul problema dell’imbuto della strada provinciale che da Villadossola sale alla frazione Noga e poi corre verso l’alta valle Antrona. Un imbuto che penalizza lo sviluppo turistico della valle che si trova ad avere una strada inadeguata.

Sgro, da anni in politica e amministrazione aveva presentato un progetto quand’era assessore alla viabilità in Provincia. Il progetto prevedeva di cambiare tracciato alla strada. Un nuovo tratto che partiva dalla zona alta di Murata, alle spalle del Villaggio operaio e saliva verso la Noga per ricollegarsi poco sopra alla provinciale. ‘’Purtroppo allora non c’erano i soldi per realizzarlo’’ ammette Sgro.

Ma non sembra questo il solo problema sorto  in quegli anni. E’ Franco Ravandoni, ex sindaco di Villadossola, ad intervenire sul tema.

‘’Ho visto l’articolo  che parla di superare le strettoie di Falghera, così da poter accedere alle frazioni alte di Villa e a tutti i paesi della Valle Antrona  in  tranquillità e  sicurezza, magari con  un progetto da inserire nel recovery found. La prima considerazione mia riguarda gli Anni Ottanta, quando  l'amministrazione comunale di allora  valutò la possibilità di realizzare un viadotto sopraelevato che partendo dalla zona del Piaggio e passando sopra il CAI e quindi interessando anche l'alveo dell' Ovesca potesse congiungersi alla provinciale della valle Antrona. Penso  che appaia evidente a tutti che una simile opera non sarebbe mai stata autorizzata sia per motivi di sicurezza e sia per motivi ambientali; comunque questa ipotesi, quando si insediò l'amministrazione Ravandoni-Zaretti non era più in discussione per i motivi che ho detto’’.

‘’Invece - prosegue Ravandoni  - l'alternativa richiamata dall'ex assessore provinciale Sgro aveva si una ragione logica con un collegamento che partendo a fianco del vecchio camposanto di Villa e risalendo il versante passasse sopra l'abitato del Gaggio per  poi inserirsi sulla provinciale all'altezza della Noga tanto che questo progetto era inserito nel Piano Regolatore di Villa. Quando però si entrò nel merito di questo intervento la Regione Piemonte dichiarò l'assoluta chiusura alla possibile realizzazione dell'opera per la pericolosità idrogeologica del versante specialmente nella zona di Ronco. Questo definitivo vincolo da parte della Regione ha obbligato l'amministrazione comunale a togliere la previsione dal piano regolatore’’.

Renato Balducci

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