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In Breve

| 09 giugno 2021, 10:12

Dal Nord Ovest. La droga arrivava dalla Spagna controllata dal gps: sul citofono andava bene anche un nome finto, oppure quello della nonna

Hashish e Marijuana venivano spediti con i normali corrieri postali, ma il cliente doveva mettere un cognome fittizio sulla pulsantiera

Dal Nord Ovest. La droga arrivava dalla Spagna controllata dal gps: sul citofono andava bene anche un nome finto, oppure quello della nonna

La droga arrivava direttamente dalla Spagna, con la "garanzia" del controllo del gps sugli spostamenti. Ma la caratteristica più curiosa del modo d'agire dell'organizzazione di trafficanti smantellata dai carabinieri del Comando provinciale di Torino era un'altra: pochi minuti prima della consegna, seppur all'indirizzo vero, era necessario collocare sulla pulsantiera del citofono un cognome finto, così da corrispondere a quello messo sul pacco dagli spacciatori, ma senza che il cliente dovesse "esporsi".

Sono finite nei guai sei persone (5 italiani e un albanese) al termine dell'operazione che ha portato a un arresto in carcere, uno ai domiciliari e quattro obblighi di presentazione. Le indagini sono iniziate a maggio del 2018 e hanno permesso di individuare un gruppo criminale dedito allo smercio di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti, prevalentemente hashish e marijuana, provenienti in pacchi dalla Spagna attraverso corrieri postali con Gps per monitorarne sia il tragitto, sia eventuali ispezioni durante il “viaggio”. 

I nominativi fittizi dei destinatari e gli indirizzi delle consegne sono tutti risultati riconducibili in via diretta o indiretta agli indagati: appartamenti affittati on line ad hoc tramite diversi siti specializzati, la casa della nonna di uno degli indagati e appartamenti in uso agli stessi indagati. I nominativi delle società mittenti spagnoli sono risultati inesistenti. 

Nel corso dell’attività investigativa sono stati già stati intercettati diversi carichi di stupefacente nonché arrestati un corriere che trasportava 120 chili di marijuana, per un valore al dettaglio che supera il milione di euro, 13 pusher e sequestrati 55 chili di hashish e marijuana e una pistola rubata.

Redazione TorinOggi

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