Mangiare consapevolmente - 12 giugno 2021, 16:00

Il pane nero di Coimo: un'eccellenza alimentare antica con proprietà nutrizionali

Affettato con marmellata senza zucchero o crema di nocciole naturale può essere una merenda bilanciata per i bambini. La versione con fichi, uvetta e noci è un ottimo spuntino ideale anche per gli sportivi

Conoscete il significato del marchio PAT? È un marchio che il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali assegna a quei prodotti alimentari, individuati da ciascuna regione, che appartengono per la loro storia, produzione e lavorazione alla tradizione tipica del luogo di origine.

L’elenco dei prodotti PAT è soggetto a periodica revisione da parte del Ministero ed è pubblicato annualmente sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.

Il Piemonte annovera molte eccellenze nel suo lungo elenco di prodotti PAT; tra questi troviamo anche il Pane nero di Coimo (frazione del Comune di Druogno in Valle Vigezzo).

Come ben dettagliato nella pagina web: www.piemonteagri.it, questo pane ha una storia molto antica e veniva preparato unicamente con farina di grano saraceno, cereale che cresceva facilmente sulle terre montane della Valle Vigezzo. Attualmente il Pane Nero di Coimo è prodotto con farina integrale di segale, in percentuali variabili dal 50 al 90%, farina di frumento, acqua, sale e lievito.

La segale, a differenza del frumento, è un cereale da sempre coltivato in montagna per la sua naturale predisposizione alla crescita in climi freddi.

La ricerca scientifica ha dimostrato che la segale è un cereale dalle svariate proprietà.

Prima di tutto, il suo contenuto in fibre presenta una ricchezza qualitativa e quantitativa tale da conferirle proprietà sazianti, anoressizzanti, antiossidanti, immunostimolanti e inibenti l’assorbimento di alcuni nutrienti, facilitando così il controllo dei livelli ematici di glucosio, insulina e colesterolo.

La fibra contenuta ha inoltre un efficace effetto regolatorio sull’intestino pigro, favorendo il benessere del colon nello specifico, ma più in generale dell’intero organismo.

Ma quanta segale va consumata al giorno, per poter beneficiare delle proprietà descritte? Gli studi dimostrano che già a partire da un consumo di segale pari a 100 gr/die si hanno effetti benefici sulla prevenzione ed il benessere intestinale.

Secondo le Linee Guida per una Sana Alimentazione, un adulto dovrebbe consumare 100-150gr di pane al giorno; sostituendo quindi il pane di frumento con pane di segale si può già raggiungere il quantitativo minimo raccomandato. L’eventuale consumo di segale integrale sottoforma di pasta, può aiutare ad incrementarne ulteriormente l’assunzione settimanale.

La segale non è priva di glutine, quindi non è un alimento adatto ai soggetti celiaci, ma può essere un’ottima alternativa al frumento, per abituarsi al consumo di cereali diversi dal grano, eccessivamente presente sulle nostre tavole. Anche grazie alla sua forma in pagnotte rotondeggianti, il Pane Nero di Coimo, ben si predispone ad essere affettato e può diventare uno spuntino ideale anche per i bambini. Preferendo una fetta di pane di segale condita con olio e pomodorini oppure con marmellata senza zucchero o con crema di nocciole naturale, a merendine industriali, pizzette, panini farciti, si può offrire ai bambini una merenda bilanciata, con un apporto calorico e di zuccheri semplici contenuto, ricca di nutrienti, priva di conservanti e grassi vegetali di bassa qualità. Esistono delle versioni di pane in cui l’impasto tradizionale viene arricchito con altri ingredienti per es. noci, uvetta e fichi; variando la ricetta tradizionale il prodotto perde l’identificazione PAT ma acquista ulteriore ricchezza nutrizionale.

L’integrazione di fichi ed uvetta conferisce un gusto dolciastro al prodotto, arricchendolo di zuccheri semplici ed ulteriore fibra, le noci invece apportano acidi grassi omega 3 dai comprovati benefici per la salute. La ricchezza nutrizionale di questo pane lo rende un ottimo spuntino consumato tal quale, senza aggiunta di ulteriori condimenti, ideale anche per gli sportivi e perché no, come alternativa al comune, ma ben meno autoctono, quadratino di cioccolato fondente durante le lunghe passeggiate tra le montagne dell’Ossola.



Cinzia Grassi