Da venerdì a domenica affiancheranno il nucleo cinofilo dei carabinieri per setacciare, ancora una volta, l’areale dell’azienda Bartoli.
Sono segugi svizzeri, l’ennesimo espediente provato dagli investigatori per cercare di dare una svolta alle ricerche del corpo di Saman Abbas. Dopo il ricorso ai cani molecolari, ai droni, all’elettromagnetometro e al carotaggio delle serre, avvenuto centimetro per centimetro, si spera che i cani della Detection Dogs Ticino possano indicare dove si trova il cadavere della 18enne di origini pachistane.
Le ricerche si concentrano su una serra, a Novellara, nel Reggiano.
L’elettromagnetometro ha dato riscontri su un’area specifica, suffragati da questi cani addestrati, impiegati in questi giorni per fiutare l’eventuale presenza di un cadavere. I giorni passano in un’altalena di falsi allarmi e speranze. Le unità cinofile della Detection Dogs Ticino - due meticci, un pastore tedesco, un Weimaraner, un terrier - sono state in azione fin dalle sei di ieri mattina, venerdì 25 giugno, esperti nel fiutare l’odore della decomposizione, si spera possano dare una svolta alle ricerche del corpo della ragazza scomparsa da oltre un mese e, secondo gli inquirenti, uccisa dai familiari per essersi opposta ad un matrimonio combinato.