Sanità - 29 giugno 2021, 19:31

Operatori sanitari non vaccinati, al via gli accertamenti anche nel VCO

L'Asl sta inviando in queste ore mail e raccomandate. Tra i dipendenti dell'azienda l'80 per cento ha aderito alla vaccinazione

Dopo due mesi dal decreto che ha introdotto l'obbligo vaccinale anti-Covid per i professionisti della sanità stanno arrivando le prime sospensioni da parte delle Asl in diverse parti d’Italia. La norma attribuisce "all'Azienda sanitaria l'accertamento della mancata osservanza dell'obbligo vaccinale dalla quale discende la sospensione dall'esercizio della professione sanitaria e dalla prestazione dell'attività lavorativa. L'accertamento viene comunicato dalla Asl all'interessato, al datore di lavoro e agli Ordini professionali perché ne prendano atto e adottino i provvedimenti e le misure di competenza".

E proprio in queste ore stanno partendo le mail certificate o le raccomandate agli operatori sanitari del Verbano Cusio Ossola. L’avvio della procedura è stata confermata dall’Asl del Verbano Cusio Ossola che con una prima missiva chiederà a tutti gli operatori se si sono vaccinati contro il Covid, lettera che arriverà a tutti i dipendenti Asl e a tutti gli iscritti agli ordini professionali residenti nella provincia.

Per conoscere quanti non si sono vaccinarti occorrerà tempo, anche per vagliare i motivi per non aver aderito alla vaccinazione perché in molti casi potrebbe trattarsi di persone che avevano contratto il covid e si vaccineranno più avanti o chi non lo ha fatto per qualche particolare patologia.  Tempi lunghi anche perché in alcune parti d’Italia, nonostante il decreto introdotto, c’è già chi ha fatto ricorso al giudice del lavoro per contrastare la sospensione o la destinazione ad altro incarico.

L’Asl sottolinea che però nel VCO alla vaccinazione ha già aderito l’80 per cento dei dipendenti mentre si tratta di capire i numero delle altre realtà come ospedali privati, case di riposo o altre strutture. ‘’Avremo un quadro più chiaro tra diversi giorni’’ spiega Massimo Nobili, responsabile dell’ufficio stampa dell’azienda sanitaria.

Renato Balducci