‘’Mi date il merito dell’invenzione del Crodino, ma è stato un lavoro di squadra perché altre persone hanno collaborato con me in quegli anni, quando creammo l’aperitivo che ora continuerà a far conoscere Crodo nel mondo’’. Così parla Maurizio Gozzelino. E’ l’inventore del ‘Crodino’ al quale sabato l’amministrazione di Crodo ha consegnato la cittadinanza onoraria. Fu Gozzelino, nel 1963, ad inventare la miscela di erbe aromatiche che diede origine all'analcolico biondo.
Così l’amministrazione Savoia ha deciso di dare l'importante riconoscimento a questo ‘giovane’ saluzzese, classe 1935, residente a Torino. Gozzelino ha ricevuto la pergamena dalle mani del sindaco Ermanno Savoia, che lo ha ringraziato per aver ‘’fatto del Crodino l’ambasciatore di Crodo nel mondo’’. Con Savoia era presenta la giunta comunale, ma a fare da contorno alla cerimonia anche le donne in costume e gli alpini.
Negli Anni Sessanta Gozzelino arrivò a Crodo da Torino, dove lavorava, e fu incaricato di dirigere il Reparto sciroppi.
‘’Crodo è un piccolo paese di montagna, ma è un paese civile che mi ha accolto come un fratello e per questo sono riconoscente a questa terra’’ ha detto Gozzelino che ha ammesso come oggi Crodo ‘’viva momenti difficili, anche se spero che l’occupazione venga mantenuta’’. Ricordando che la fortuna del Crodino nasce dalla qualità dell’acqua delle sorgenti antigoriane.
Un richiamo alle politiche industriali di Unibrew e Campari. Con quest’ultima che prevede che il Crodino traslochi a Novi Ligure. Un brutto colpo alla sua terra dov’è nato.
‘’Spero che il Crodino resti qui - dice il sindaco - e che la produzione migliori’’’. Marco Mantovani, presidente del Centro Studi Ginocchi, aggiunge: ‘’Se il Covid lo permetterà festeggeremo l’anniversario dell’imbottigliamento del Crodino, che avvenne la prima volta il 28 luglio 1965. Un giorno che vorremmo ricordare poi ogni anno’’.