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Cultura | 15 agosto 2021, 17:50

Vco “terra di scrittori”: boom di pubblicazioni degli ultimi mesi

Al piacere per i lettori si accompagnano alcune difficoltà per gli autori

Vco “terra di scrittori”: boom di pubblicazioni degli ultimi mesi

Un vero e proprio boom -senza precedenti- di romanzi fuoriusciti dall'ingegno di autori locali, molti dei quali al loro esordio.

Nelle ultime settimane, e VcoNews ve ne ha data puntuale testimonianza, sono davvero tanti i libri pubblicati in un territorio, il Verbano Cusio Ossola, che tradizionalmente non ha mai “partorito” autori che hanno poi raggiunto il successo.

Sono tanti i libri usciti, si diceva, e quasi tutti appartenenti alla cosiddetta "narrativa di genere" (ovvero il giallo, il noir, il thriller e simili) che ormai da qualche anno va tanto di moda in Italia e spesso poi diventa fiction tv. Cresce la voglia di scrivere, dunque, e cresce anche la voglia di leggere. Non è un caso, infatti, che il mercato del libro sia aumentato in tutto il Paese, con numeri che stando alle stime più recenti non si vedevano da tempo.

Da dove nasce questa vera e propria ondata di novelli scrittori? Lo abbiamo chiesto a un rivenditore di libri, che al nostro giornale ha così risposto: “In primo luogo penso che l'imposizione di stare in casa determinata dall’emergenza socio sanitaria dell'ultimo anno e mezzo abbia contribuito al desiderio di molti di mettersi seduti al tavolo e scrivere, magari per la prima volta. Un modo per sperimentare, per passare il tempo e per fissare alcuni pensieri, anche negativi, che necessariamente ci hanno attraversato durante la lunga clausura. Ma analizzando più a fondo la situazione del nostro territorio, mi pare che emergano almeno altri due fattori che inducono a riflettere. Se esaminiamo le pubblicazioni di questi mesi scopriamo che la maggior parte sono di persone che conducono una vita pubblica dalla quale hanno attinto a piene mani per scrivere le loro storie, mi riferisco a vigili del fuoco, assessori, giornalisti, dunque non scrittori puri per vocazione, ma uomini e donne che sfruttano le loro rispettive professioni. In secondo luogo non si può non prendere atto di come molti romanzi che sono usciti dal Vco e novarese siano il risultato di auto pubblicazioni da parte di piccoli editori virtuali che, anziché pagare gli autori come si dovrebbe, percepiscono del denaro per stampare poche centinaia di copie ad uso più che altro dell'autore stesso e dei suoi parenti e amici. Una pratica divenuta purtroppo molto in voga”. Insomma, la strada del "fare lo scrittore" è lunga e lastricata di difficoltà, sembra voler suggerire l’intervistato, ma ciò nonostante gli amanti del giallo locale non potranno che essere contenti di poter leggere quest'estate sotto l'ombrellone così tanti libri ambientati sui nostri laghi e monti.

E sull'argomento si è espresso in questi giorni uno dei principali scrittori italiani di genere, Romano De Marco, autore di gialli e thriller di successo e organizzatore di festival letterari. Nel suo intervento social, molto “applaudito”, è stato molto duro. Scrive De Marco “Libri senza un vero editore, senza distribuzione, senza uffici stampa, senza anticipo, senza rendiconti, senza editing (o con editing fatti alla cazzo da chi fino a ieri era pizzaiolo o autista di ambulanze o blogger, anzi lo è ancora). Libri che “dove lo trovo?” “Puoi ordinarlo online o direttamente dall’editore”. Presentazione dei suddetti non-libri senza (foto del) pubblico, senza librerie che li vendono, senza rimborso spese, senza un progetto, senza un perché, ma con sfavillanti, orribili locandine digitali realizzate con Publisher. Premi dappertutto, premi senza regolamento, senza una logica, ma con cinquanta sottosezioni e “segnalazioni di qualità”.


Redazione

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