Il Consiglio direttivo di Assograniti VCO, informato del deposito del termine Beola quale marchio denominativo d’impresa, ha dato mandato al proprio legale, l’avvocato Mattia Tacchini, di opporsi e, a seguito di notifica di contestazione all’azienda depositaria, ha ottenuto il ritiro dell’atto di registrazione. A questa azione si sono uniti a sostegno, oltre alle singole aziende associate, anche i Comuni di, Beura Cardezza, Crevoladossola, Trontano e Villadossola.
È stata questa un’azione che, in linea con le finalità di Assograniti Vco per la tutela e la valorizzazione del materiale lapideo della nostra provincia, l’associazione ha svolto accanto al perseguimento del riconoscimento a livello europeo della Indicazione Geografica dei singoli prodotti litici che hanno, nella specifica località di coltivazione, un elemento distintivo importante, sia a livello di garanzia di qualità specifica, sia commerciale.
La presidente Mariateresa Moro si è detta particolarmente soddisfatta dell’esito della vertenza che ha visto l’immediato accoglimento delle contestazioni da parte della ditta depositante che ha subito provveduto a ritirare la domanda, ma soprattutto perché è il frutto dell’unione di tutti i soggetti del territorio che si sono sentito coinvolti in una iniziativa comune di tutela. Questo dimostra che un’azione svolta in modo comune e coeso porta a risultati rapidi e concreti.
“Un atto pratico e simbolico insieme,” ha detto la presidente Moro, “a tutela delle nostre pietre nel mondo. Il nome Beola significa anche Ossola e non può essere altrimenti. Cerchiamo di veicolare il valore aggiunto di una qualità che poggia su una tradizione industriale e artigiana importante che viene trasmessa anche attraverso il nome specifico che evoca, quindi, non solo una tipologia geologica ed estetica, ma una storia unica che deve essere tutelata come inconfondibile”.