Economia - 03 settembre 2021, 18:00

‘Beola’ non sarà un marchio d’impresa

Ritirata la registrazione dopo l’opposizione di Assograniti, che aveva ottenuto l’appoggio dei comuni di Beura Cardezza, Crevoladossola, Trontano e Villadossola

Il Consiglio direttivo di Assograniti VCO, informato del deposito del termine Beola quale marchio denominativo d’impresa, ha dato mandato al proprio legale, l’avvocato Mattia Tacchini, di opporsi e, a seguito di notifica di contestazione all’azienda depositaria, ha ottenuto il ritiro dell’atto di registrazione. A questa azione si sono uniti a sostegno, oltre alle singole aziende associate, anche i Comuni di, Beura Cardezza, Crevoladossola, Trontano e Villadossola.

È stata questa un’azione che, in linea con le finalità di Assograniti Vco per la tutela e la valorizzazione del materiale lapideo della nostra provincia, l’associazione ha svolto accanto al perseguimento del riconoscimento a livello europeo della Indicazione Geografica dei singoli prodotti litici che hanno, nella specifica località di coltivazione, un elemento distintivo importante, sia a livello di garanzia di qualità specifica, sia commerciale.

La presidente Mariateresa Moro si è detta particolarmente soddisfatta dell’esito della vertenza che ha visto l’immediato accoglimento delle contestazioni da parte della ditta depositante che ha subito provveduto a ritirare la domanda, ma soprattutto perché è il frutto dell’unione di tutti i soggetti del territorio che si sono sentito coinvolti in una iniziativa comune di tutela. Questo dimostra che un’azione svolta in modo comune e coeso porta a risultati rapidi e concreti.

Un atto pratico e simbolico insieme,” ha detto la presidente Moro, “a tutela delle nostre pietre nel mondo. Il nome Beola significa anche Ossola e non può essere altrimenti. Cerchiamo di veicolare il valore aggiunto di una qualità che poggia su una tradizione industriale e artigiana importante che viene trasmessa anche attraverso il nome specifico che evoca, quindi, non solo una tipologia geologica ed estetica, ma una storia unica che deve essere tutelata come inconfondibile”.

C.S.