Nata dopo la terribile alluvione del 1989 che causò enormi danni a tutto il territorio ossolano, “Formazza Agricola” è oggi un’azienda di successo guidata con polso fermo da due vere e proprie “condottiere”, Lara e Silvia Pennati.
La loro storia, fatta di passione, fatica e grande amore per la propria terra d’origine, è finita nei giorni scorsi sulle pagine del quotidiano La Repubblica. E domenica Lara è stata tra i protagonisti di “Cheese”. Le due sorelle imprenditrici portano avanti l’azienda agricola di famiglia, fondata più di trent’anni fa. Nella stalla si contano oggi 45 vacche di razza bruna alpina e la novità, così si legge, è che “la loro mungitura è affidata a un apposito macchinario”. Un robot, tanto per capirci, in grado di garantire benessere ai capi (“nella cisterna di raccolta arriva solo latte sicuro dal punto di vista igienico sanitario, aspetto fondamentale quando si fa formaggio a latte crudo”).
Tradizione e innovazione si fondono, dunque, tra le mura di “Formazza Agricola”, azienda immersa nel verde della vallata montana che sorge al confine con la Svizzera. “Il formaggio che otteniamo – hanno raccontato Lara e Silvia – ha profumi e sapori gradevolissimi, per non parlare delle proprietà nutrizionali migliori”. La produzione di punta è senz’altro il “Formazza”, un formaggio a pasta semicotta delle montagne ossolane che in estate prende il nome di “Summer” per l’alimentazione a prevalenza di erbe e fiori alpini. C’è poi la “Mascarpa” (o “Mascherpa”), una ricotta tipica della valle e degno di nota, tra gli altri, è poi il “Formazza Blu”, ossia un erborinato. Ma c’è anche molto altro. Spinte dalla voglia di sperimentare, le due sorelle Pennati hanno provato, per esempio, la strada del gelato. Vale la pena, fidatevi di noi, di assaggiarlo.
Il servizio, firmato da Carlo Petrini, fa parte del viaggio a 360 gradi che il fondatore di Slow Food sta compiendo per conto di Repubblica nelle montagne piemontesi, allo scopo di mettere in risalto persone e aziende agricole, per lo più a conduzione familiare, che resistono ai tempi moderni e alle mode passeggere. Si tratta in molti casi di piccoli imprenditori, come quelli di “Formazza Agricola”, che negli anni hanno trasformato la loro passione prima in un mestiere, e poi in una vera e propria arte. D’altronde se l’agricoltura se ne dovesse andare dalla montagna, quest’ultima morirebbe. E non possiamo certo permettercelo. Lara Pennati, come anticipato, è stata una delle conferenziere della manifestazione “Cheese”, in calendario a Bra dal 17 settembre sino a oggi. Il suo intervento, molto atteso non solo dagli ossolani, dal titolo “Le donne del latte”, era in programma domenica mattina.
(Foto credit Cheese Paolo Properzi archivio Slow Food)