Camion, mezzi di soccorso, cani molecolari e soprattutto tecnologie all'avanguardia: dalla cartografia digitale in 3d fino ai droni di ultima generazione. Una visita dell'assessore regionale Marco Gabusi ha permesso di mettere al centro dell'attenzione l'impegno e la fatica che quotidiana il Soccorso Alpino e speleologico mette in campo in Piemonte.
Al confine tra Grugliasco e Collegno
La cornice è quella del quartier generale di via Sabaudia, al confine tra Grugliasco e Collegno, dove una volta c'era il manicomio femminile. Presente anche il consigliere regionale Paolo Ruzzola, tra i promotori della nuova legge regionale sul settore.
Un mondo attivo tutti i giorni, ma che vanta radici profonde (e che da 33 anni ha sviluppato il suo legame con l'elisoccorso). E la stagione entrante di solito è una delle più "vivaci", soprattutto alla ricerca di escursionisti in cerca di funghi. Ma anche il mese di agosto - soprattutto col bel tempo - è uno dei periodi più impegnativi dell'anno. "A volte le chiamate si accavallano e diventa impegnativo, rispondere a tutte le richieste", raccontano gli addetti ai lavori.
Quasi 1500 interventi da inizio 2021
Da inizio 2021 si è arrivati a quasi 1500 chiamate da tutto il Piemonte, con 980 persone soccorse e 78 decessi (l'ultimo la scorsa notte, nel Cuneese) e 7 dispersi. Ma oltre 700 invece sono state recuperate illese.
Nuove risorse dai fondi europei
"Dobbiamo partire dal Pnrr - dice Gabusi - e, insieme agli altri fondi europei, come inserire anche progetti che possano supportare anche le attività del Soccorso Alpino". In particolare, tra le voci che richiederebbero un aggiornamento c'è quella legata alla radio e alle infrastrutture di comunicazione.