Molti si chiederanno perché ne hanno già sentito parlare cos'è il controllo periodico caldaia e dobbiamo dire che innanzitutto parliamo di uno degli strumenti più importanti che abbiamo nella vita domestica e cioè nella nostra casa ogni giorno.
Quindi non lo possiamo trascurare e se vogliamo mantenerlo sempre in piena efficienza dobbiamo provvedere anche questa cosa.
Ma andare a fare un controllo periodico caldaia non riguarda solo una convenienza Anche economica perché magari ottimizzeremo l'investimento fatto sul nostro dispositivo che dovrà funzionare sempre bene, ma è anche legato a un obbligo di legge e a una questione di sicurezza.
La legge da questo punto di vista è chiara e cioè obbliga a un controllo periodico caldaia che deve essere fatta solo da un tecnico certificato e abilitato e che lavora in una delle tante ditte specializzate in queste cose che esistono in Italia.
Alla fine lasceranno un documento che gli utenti e i cittadini dovranno obbligatoriamente conservare. Le normative in materia di efficienza e certificazione energetica esistono già da un bel po' di anni e cioè dal 2006 e vanno a regolamentare quelle che sono le tempistiche minime e le modalità con cui devono essere fatte e sfottuto vanno a decidere quelle che sono le tempistiche delle verifiche periodiche di un impianto.
Anche se però dobbiamo ricordare che l'amministrazione di un singolo paese può fare delle variazioni che vanno a considerare quelle che sono le particolarità e le specificità di un territorio e questo riguarda soprattutto le grandi città. Un’altra cosa da ricordare riguarda il fatto che esistono due tipi di controlli che facciamo sul dispositivo e cioè quello che è il controllo dei fumi con annessa pulizia della caldaia e quello che è il controllo dell'efficienza.
Controllo periodico caldaia, con quale cadenza viene fatto nel caso in cui ci riferiamo al controllo efficienza?
La tempistica relativa al controllo periodico dell'efficienza di una caldaia ha delle variabili collegata a tre fattori cioè al tipo di combustibile, alla potenza del dispositivo e agli anni di installazione della caldaia. Giusto per fare un esempio possiamo dire che una caldaia che è alimentata a combustibile liquido, quindi per esempio gasolio o GPL, dovrà avere una cadenza dei controlli annuali a prescindere dalla potenza ,mentre nel caso in cui parliamo di caldaie a combustibile gassoso come il metano e che hanno una potenza minore di 75 kW, la tempistica si allungherà di 2 anni soprattutto se l'installazione risale8 anni prima. Se invece l'installazione è stata fatta in un tempo minore il controllo Sarà fatto nei termini quadriennali e Comunque al di là della tempistica alla fine del controllo periodico caldaia, in questo caso parliamo dell'efficienza, sarà redatto un rapporto tecnico nel quale l'esperto dovrà dichiarare conforme alle normative di di legge l'impianto di riscaldamento.
Questo certificato lo dobbiamo tenere perché ci servirà per esibirlO in caso di controlli e di questo rapporto una copia sarà consegnata a Chi è il responsabile dell’ impianto e un'altra all ‘autorità locale competente e questi sono solo alcuni esempi che fanno parte tutto di quel macro argomento che riguarda il controllo periodico caldaia sul quale è meglio consultarsi con esperti