Confine - 05 novembre 2021, 10:15

Losanna dedica una mostra all'immigrazione italiana

Il Musée Historique ricostruisce la storia di ''migliaia di italiani che hanno contribuito alla crescita della Svizzera''

L’immigrazione italiana in Svizzera. E’ il tema della mostra in programma a Losanna.  "Centocinquantanni di immigrazione italiana a Losanna"  è infatti il titolo della nuova mostra che si è aperta mercoledì nella capitale vodese. La Tv svizzera ha dedicato alla mostra un servizio in questi giorni .

"L'immigrazione italiana in Svizzera, e in particolare a Losanna, ha lasciato un'impronta particolare", ha spiegato Laurent Golay, direttore del Museo storico di Losanna, ai microfoni della RSI.

In questa mostra, il Musée Historique Lausanne presenta le storie plurali della comunità risultante dall'immigrazione italiana. ‘’Terra di emigrazione a causa della povertà endemica – si legge nella presentazione della mostra - ,  la Svizzera ha visto il movimento invertire alla fine del XIX° secolo. Poi, dall'immediato dopoguerra fino alla fine degli anni '70, milioni di persone hanno contribuito alla crescita della Svizzera. Tra questi, in numero, uomini e donne provenienti dall'Italia, molti dei quali lavorano a Losanna, primo grande centro urbano sulle strade provenienti dal San Bernardo e dal Sempione.

Di fronte alla xenofobia di una parte della popolazione, subendo le dure condizioni imposte dallo status di lavoratore stagionale, questa comunità si esprimerà in molteplici ambiti di attività (imprese, imprese, sport, religione, attivismo) e si ancorerà nella azienda un'italianità la cui esposizione mostra i principali componenti a. attraverso il cibo, il cinema, le automobili e il calcio in particolare’’.

L'esposizione offre al pubblico cimeli e temi di ogni genere: cibo, fotografie, musica, documenti rarissimi.  ‘’Cosa sarebbe oggi Losanna (ma il discorso si potrebbe estendere alla Svizzera intera) senza l'immigrazione italiana? – si legge in un articolo su Swissinfo - .  Diversa, senza dubbio. Non solo perché l'arrivo di decine di migliaia di lavoratori e lavoratrici dalla Penisola ha modellato il tessuto urbano della città. Un tessuto, del resto, spesso costruito proprio dagli italiani. Ma anche (e soprattutto) perché il concetto stesso di italianità ha impregnato profondamente tutti gli aspetti della società - dalla gastronomia alla cultura, dallo sport alla lingua - modificandola per sempre’’.

La mostra resterà aperta sino al 9 gennaio 2022.

 

Renato Balducci