Più lavoro. Le imprese del Nord Ovest hanno programmato oltre 48.000 assunzioni entro la fine di questo mese (36.780 in Piemonte, 9.300 in Liguria, 2.240 in Valle d'Aosta) e quasi 148.000 entro la fine di gennaio prossimo, delle quali 105.580 in Piemonte, 33.840 in Liguria e 6.170 in Valle d'Aosta. A delineare questo scenario è il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, secondo il quale sono 66.850 in più rispetto al periodo novembre 2020 – gennaio 2021 le assunzioni previste dalle imprese attive nel Nord Ovest.
A livello nazionale, sono quasi 465mila i contratti programmati dalle imprese per novembre, 201mila in più rispetto rispetto allo stesso mese del 2020 e 116mila in più anche a confronto con novembre 2019. Prevale, però, l’offerta di contratti a tempo determinato e toccano i massimi le indicazioni di difficoltà nell’individuazione di profili idonei da assumere: difficili da reperire quasi quattro profili su 10, pari a 179mila profili professionali.
A novembre la difficoltà delle imprese a reperire i profili ricercati riguarda il 38,5% delle entrate previste (poco meno del 40% in Piemonte e Liguria e il 49% in Valle d'Aosta), con un incremento di circa 8 punti percentuali rispetto a novembre 2019. La mancanza di candidati è la motivazione prevalentemente segnalata dalle imprese (22%), seguita dall’inadeguata preparazione dei candidati (13,6%). Le maggiori difficoltà si riscontrano nella ricerca di profili per le aree aziendali installazione e manutenzione (53,8%), sistemi informativi (51,6%), Pprogettazione e R&S (51,1%), produzione beni ed erogazione servizi (42,4%), trasporti e logistica (40,0%).
Tra i profili più difficili da reperire il “Borsino Excelsior delle professioni” di novembre 2021 segnala i fabbri e i fonditori (rispettivamente 61,7% e 57,8%), gli specialisti in scienze matematiche, informatiche, chimiche, fisiche e naturali (58,7%), gli artigiani e operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni (58,2%), gli artigiani e operai specializzati di installazione e manutenzione attrezzature elettriche e elettroniche (57,9%), i tecnici informatici, telematici e delle telecomunicazioni (55,2%), i tecnici della salute (49,7%) e gli ingegneri (49,3%).
I settori economici con più elevata difficoltà di reperimento sono costruzioni (53,7%), industrie metallurgiche (50,7%), servizi di alloggio e ristorazione (47,9%), industrie meccaniche ed elettroniche (47,8%), servizi informatici e delle telecomunicazioni (45,2%).
La domanda di lavoro è trainata dai contratti a tempo determinato con 256mila richieste, pari al 55,1% delle entrate programmate a novembre (+90mila rispetto a novembre 2019), seguiti da quelli a tempo indeterminato con 86mila contratti, pari al 18,6% dei casi (-6mila) e dai contratti di somministrazione con 55mila richieste, pari all’11,8% (+21mila su novembre 2019). Sono 23mila gli altri contratti non alle dipendenze offerti, 17mila i contratti di apprendistato, 8mila quelli di collaborazione e 19mila gli altri contratti di lavoro dipendente.
Per quanto riguarda gli andamenti tendenziali dei diversi settori economici, si prevedono rispetto a novembre 2019 dati in crescita per le assunzioni dei settori manifatturieri (+40mila) e, in particolare, per le industrie metallurgiche (+16mila), per quelle della meccatronica (+11mila) e per le industrie tessili, dell’abbigliamento e calzature (+8 mila). Positive anche le prospettive occupazionali del comparto costruzioni (+24mila assunzioni rispetto a novembre 2019), così come dei settori trasporto e logistica (+29mila), servizi alle persone (+7mila) e servizi informatici e delle telecomunicazioni (+6mila).
A livello territoriale, a prevedere i flussi di assunzione più elevati per novembre sono Lombardia (104.300), Lazio (46.240) e Veneto (44.920).