Politica - 16 dicembre 2021, 10:40

Ergastolo ostativo, Cristina (Fi): "Proposte ragionevoli, in applicazione dei principi della carta costituzionale"

"Nessun passo indietro di Forza Italia nella lotta contro le mafie ma valorizzazione dei precetti costituzionali, posti a base delle pronunce della Consulta"

"Gli emendamenti presentati da Forza Italia si fondano sul principio di ragionevolezza nell'applicazione dei principi costituzionali. Consapevoli della estrema delicatezza delle politiche di contrasto alla mafia, abbiamo agito sulla presunzione assoluta di pericolosità sociale dei condannati per reati ostativi, rendendola, secondo il consolidato orientamento della Corte Costituzionale, una presunzione relativa. Abbiamo proposto quindi la soppressione del riferimento alla collaborazione con la giustizia quale unica modalità di accesso ai benefici penitenziari, tenuto conto che la scelta della collaborazione non sempre è indice di distacco dal contesto mafioso di appartenenza (potendo esser perseguita per motivi utilitaristici), così come la non collaborazione non significa necessariamente continuità e contiguità alla mafia, ben potendo essere, dettata dal timore per la sicurezza propria e dei propri familiari, come rilevato dalla stessa Consulta". Lo dichiara Mirella Cristina in una nota congiunta dei componenti del gruppo di Forza Italia in commissione Giustizia a Montecitorio; con la deputata verbanese i colleghi Pierantonio Zanettin, Roberto Cassinelli, Veronica Giannone, Piero Pittalis e Matilde Siracusano.

"Forza Italia - aggiungono - ha quindi posto al centro della propria proposta emendativa il tema del concreto ravvedimento del condannato, desumibile da diversi indici di positivo riscontro del percorso in carcere. Il giudice nel concedere il beneficio, potrà valutare quindi, oltre al 'fatto' collaborazione, anche, caso per caso, l'assenza di pericolosità sociale del condannato e, dunque, il venir meno di collegamenti con i sodalizi criminali. Abbiamo posto l'accento sul concetto di 'effettivo ravvedimento', desumibile da forme di giustizia riparativa in favore delle vittime o dei loro familiari e dal contributo alla realizzazione del diritto alla verità per fatti di particolare gravità, secondo quanto proposto nel corso delle audizioni dall'Associazione Falcone".

"Nessun passo indietro di Forza Italia, dunque, nella lotta contro le mafie-  sottolinea in conclusione Cristina - , ma valorizzazione dei precetti costituzionali, posti a base delle pronunce della Consulta".


C.S.