No allo "ius soli". Lo dice la Svizzera. L’argomento, che ogni tanto riaffiora anche nelle discussioni della politica italiana, è approdato al Consiglio degli Stati svizzero che lo ha bocciato (29 a 13). Il tema era frutto di una mozione del socialista Paul Rechsteiner che chiedeva la naturalizzazione automatica per gli stranieri nati in Svizzera. ‘’Per la maggioranza del plenum – scrive Swissinfo - , l'attuale sistema, che vede cantoni e comuni in prima fila nel concedere la cittadinanza svizzera dopo aver ottemperato a certe condizioni, è accettato e ancorato nella popolazione che l'ha più volte plebiscitato in votazione popolare’’.
Per l'autore della mozione la Svizzera deve fare i conti con la realtà: oltre un quarto della popolazione non dispone dei diritti politici, benché sia perfettamente integrata: è nata qui, ha frequentato le scuole in Svizzera e qui lavora, insomma è integrata in tutto e per tutto nel tessuto sociale ed economico del Paese. Le manca solo il riconoscimento formale della cittadinanza.
I contrari allo ‘’ius soli’’ sostengono invece che ‘’il sistema attuale è radicato e accettato ed è ormai parte integrante di una tradizione che coinvolge la popolazione. E potrebbe anche essere utilizzato per aggirare le regole dell'immigrazione’’. I contrari dicono che questa soluzione ''non rappresenta il primo passo verso l'integrazione, bensì il coronamento di quest'ultima. Con lo 'ius soli', inoltre, riceverebbero automaticamente la nazionalità anche persone che non rispettano le condizioni per ottenerla e quelle che invece non la vogliono nemmeno''.