Amministrazione - 24 dicembre 2021, 14:10

Macugnaga, Bonacci traccia un primo bilancio a due mesi dal voto

Il sindaco: ''Ci siamo trovati in una giungla selvaggia priva di un minimo di coordinamento: non è facile fare ordine in un ambiente abbandonato a sé stesso''

Il sindaco di Macugnaga, Alessandro Bonacci, a poco più di due mesi dalla sua elezione a primo cittadino del paese, traccia un primo sommario bilancio della sua Amministrazione comunale.

Questo il comunicato inviato ai giornali:

«Con l’esito elettorale del 3-4 ottobre scorso siamo stati chiamati a gestire le sorti del comune di Macugnaga.

Come primo intervento abbiamo da subito, al primo Consiglio comunale assunto una delibera sulle deiezioni animali ed in particolare dei cani, era indegno che il paese fosse “coperto” da sterco canino. La regolamentazione ha avuto i suoi effetti e ad oggi possiamo dire che il paese è pulito.
Qualcuno, dopo più di un mese di preavviso è stato multato, mi spiace ma i regolamenti vanno rispettati e questo vale per tutti e per primo il Sindaco e i suoi assessori e consiglieri.

Da subito abbiamo organizzato la squadra lavori provvedendo alla pulizia delle strade, dei marciapiedi, delle aree ecologiche, ecc. ecc. cosa mai fatta durante l’anno 2021 ed il risultato è lì da vedere.

Ho da subito dato le deleghe e fatto un accertamento sullo stato di conservazione degli immobili comunali - un disastro.

Pestarena, casa ex Locanda Müller in abbandono, bar-negozio affittato inagibile perché piove dal tetto; ex discenderia Miniera semi cadente e in piedi solo grazie all’Associazione Figli della Miniera.

Borca ex sede comunale mezza abbandonata.

Staffa, stendiamo un pietoso velo, municipio: recuperato nelle ultime ore il finanziamento di 180.000 euro che era in scadenza il 15 ottobre perché non affidati i lavori, cosa saputa casualmente poco prima della scadenza.

Ponte del Ronco andato deserto, nessuna ditta interessata all’esecuzione, fatto l’esame della pratica ed affidati i lavori in tempo per non perdere il contributo ed il finanziamento, oltre aver ottenuto un risparmio di oltre il 10% sul prezzo base. I lavori dovranno essere completati entro il prossimo mese di giugno.

Pronto intervento nel rio Tambach, concessione passerelle in scadenza e quindi da demolire; si è intervenuti in tempo con autorizzazione a tempo indeterminato e fino a quando non sarà realizzato il nuovo ponte.

Piano neve inesistente; predisposizione ed approvazione nuovo regolamento, una prima verifica operativa con l’ultima nevicata, ancora molto da migliorare ma ci avviciniamo ad un servizio efficiente.

Impianto riscaldamento del municipio, da sempre non funzionante ed integrato con stufette elettriche, intervento coordinato senza oneri del comune e riscaldamento finalmente dopo anni funzionante.

Senza poi parlare di organizzazione dei servizi, sia a livello delle strutture comunali sia a livello dei servizi esterni.

È un problema complesso lasciato all’iniziativa dei singoli con tutte le criticità che ci sono, organizzazione, competenze, contratti scaduti e mai rinnovati, concessioni risalenti ai nostri padri e chi più ne ha più ne mette.

Ci siamo trovati in una giungla selvaggia priva di un minimo di coordinamento e credetemi non è facile fare ordine in un ambiente abbandonato a sé stesso così e come lo è stato per piscina e centro benessere.

Per iniziare il complesso è costato al comune e quindi a tutta la collettività Macugnaghese circa 10.000 euro (diecimila) all’anno senza avere nessun ritorno economico o di servizio.

Il primo grave errore è stato quello relativo alla realizzazione di una piscina, direi più giusto chiamarla vasca natatoria, con una piscina non ha nulla da spartire, finanziata dal comune, soldi di tutti i Macugnaghesi, nel posto più freddo e meno soleggiato del paese.

Ma per porvi rimedio sopra la piscina hanno pensato bene di realizzare un centro benessere pensando di poter appaltare la gestione dell’intero complesso. Vicino alla mela marcia se ne mettiamo una sana non diventano buone tutte e due.

Non è così ed infatti il centro benessere era stato ultimato da più di tre anni ma tutti i tentativi di appalto gestionale del complesso piscina-centro benessere sono andati deserti.

Siamo quindi entrati in una fase di abbandono - il Covid è una copertura dell’inadempienza relativa al terzo anno non dei due precedenti.

Ai primi di ottobre, subito dopo l’insediamento con la mia squadra siamo andati a vedere il tutto, che amarezza, che delusione, che tristezza, il tutto in una rabbia condivisa, la vecchia Baita dei Congressi di proprietà comunale in parte abbandonata a sé stessa, circondata dall’immondizia, finestre e porte aperte, vetri rotti e di tutto e di più. Mentre la parte recuperata dall’aspetto esterno accettabile, entriamo e siamo accolti da un senso di dolore e rabbia, locali trasformati a depositi di materiali di ogni genere, sporcizia generale, stato di abbandono, venute d’acqua dal tetto, controsoffittature con pannelli caduti, colate d’acqua lungo le pareti, non oso oltre in quella triste immagine.

Riunisco i miei ed in particolare i delegati al Turismo, nelle persone del vice sindaco Meynet e della consigliera Vittore. L’ordine era dobbiamo metterci una pezza, e così è stato.

Ho comandato la squadra lavoro del comune che hanno pulito, sgomberato e riparato i danni, dando contestualmente incarico ad una ditta di provvedere a porre delle guaine per tamponare le perdite dal tetto. Personalmente, nonostante la contrarietà dei presenti, sono salito sul tetto per concordare i lavori e dare precise indicazioni di come procedere. Dopo più di 60 anni di professione questo è sempre stato il mio lavoro. Infatti il tetto ora non perde più.

Mentre si provvedeva agli interventi edili i delegati al Turismo - Meynet e Vittore - con abilità gestionale ed imprenditoriale che gli compete e dimostrano nel settore in cui operano, hanno concordato con una giovane imprenditrice di Macugnaga la gestione del centro benessere - escluso l’area piscina il cui futuro è tutto da studiare, esaminare e vedere - in una prova di servizio alla Comunità con un contratto di comodato con relative prescrizioni e condizioni.

E da qui un pensiero ed un invito a tutti i cittadini ed operatori Macugnaghesi, abbandonate quello spirito negativo o insidioso che contraddistingue la nostra Comunità e che io in prima persona ho subito in silenzio durante tutta la campagna elettorale, siate positivi, abbandonate la critica e diventate generosi nella lode e nel plauso, diamo sostegno concreto a questa giovane che scommette su Macugnaga e sul nostro territorio, datele fiducia, siate creativi e sponsorizzanti e ben venga il suo successo perché noi tutti, ed io per primo, potremo godere dei suoi risultati anche a dimostrazione di quello che la nostra comunità è ancora capace ed in grado di fare, isolate i miscredenti, i maldicenti, i calunniatori e portiamo ad esempio le famiglie che hanno fatto, nel passato la storia di Macugnaga, ricordo in particolare la famiglia Oberto che a cavallo dei due secoli 800/900 ha costruito l’albergo del Monte Moro con servizi di trasporto dalla stazione di Domodossola e le sorelle Burgener che nel dopoguerra hanno realizzato l’albergo Zumstein.

Ricarichiamo le nostre batterie e diamo una svolta al nostro, oso per meglio dire, al Vostro futuro; dobbiamo credere nei giovani di buona volontà e dimostrare loro che la scelta su Macugnaga rappresenta una certezza ed è una garanzia.

Grazie a Voi tutti con un augurio di un Buon Natale, di un buon e felice anno nuovo, viva e con Macugnaga tutta la Valle Anzasca sotto il mantello della Est del Monte Rosa che ci gratifica e ci ama senza nulla chiedere tutti i giorni nella sua magnificenza».

Walter Bettoni