Difficilmente la temuta variante Omicron metterà in crisi il sistema ospedaliero svizzero. A dirlo – secondo il portarle svizzero d’informazione swissinfo.ch - sono gli stessi ricercatori dell'istituto federale Empa.
Nei tre scenari presi in considerazione nello studio condotto dal Laboratorio federale per la scienza e la tecnologia dei materiali (Empa) - tutti con un tasso di riproduzione del virus Re inferiore a 2 (l'attuale 1,3 e le ipotesi peggiori di indice 1,5 e 1,8) - appare improbabile che i reparti di terapia intensiva della Confederazione possano raggiungere livelli critici.
Naturalmente sullo sfondo permangono alcune situazioni di rischio, rappresentate dal potenziale incrocio delle varianti Omicron e Delta e dalla riduzione del personale sanitario al fronte a causa della crescente diffusione dell'infezione.
Sempre su questo tema ci sono da registrare due novità: le affermazioni del ministro della sanità Alain Berset sull'imminente revoca in Svizzera di alcune misure restrittive contro la pandemia – in particolare della quarantena – e la riuscita dell'iniziativa popolare contro l'obbligo vaccinale in tema di Covid-19, su cui saremo quindi chiamati alle urne.