"Putin? Un grande leader": bufera sul capogruppo leghista Preioni per il post alla vigilia della guerra.
Titola così oggi pomeriggio l'edizione online del quotidiano la Repubblica. A far scatenare la polemica un post sulla pagina Facebook di Alberto Preioni dello scorso 15 febbraio dove definiva Putin 'un grande leader' condividendo un articolo de La Stampa che parlava della crisi tra Russia e Ucraina.
Nell'era dei social non sono ammessi errori soprattutto in politica, e quindi quello che dieci giorni fa era un post passato inosservato, oggi, dopo gli accadimenti delle ultime ore, è diventato un boomerang per Preioni.
A tirare in ballo il post il segretario del Pd regionale Paolo Furia: “Preioni, capogruppo della Lega in Piemonte, esaltava Putin appena 10 giorni fa, mentre l’Europa formulava la sua tesi anti-invasione (“no all’ingresso di Ucraina in NATO per evitare di provocare”) e il dittatore se ne fregava altamente. Dice che dieci giorni fa non si poteva prevedere l’invasione, ma da settimane si rincorrono notizie su un imminente attacco della Russia. Comunque se la Lega spezza i rapporti dell’internazionale sovranista con Putin siamo tutti un po’ più al sicuro quindi ben venga.” sottolinea il segretario regionale dei Dem.
“Era riferito agli avvenimenti del 15 febbraio oggi la Lega condanna la guerra, come ha avuto modo di ribadire il nostro leader Matteo Salvini” spiega a Repubblica lo stesso Alberto Preioni. “ Dieci giorni fa non si poteva presagire l'attacco, oggi con la discesa in guerra e l'attacco a un altro paese Putin si è messo in una posizione complicata rispetto alla concezione di democrazia e di libertà che abbiano noi” continua il capogruppo leghista nel pezzo pubblicato dal quotidiano torinese.