Nei giorni scorsi avevamo intervistato l'ucraina Rita Kirolyuk, che da 22 anni si trova a Domodossola, preoccupata per le due figlie e i nipoti che aveva lasciato a Leopoli. Ora Rita, grazie alla generosità di una famiglia domese, che già ospita lei e ha aperto la propria casa all'ospitalità dei suoi cari, ha potuto riabbracciare una delle due figlie e i due nipoti di 11 anni e 7 mesi fuggiti dalla città in guerra.
“È stata una gioia grande e sono molto riconoscente a questa famiglia domese -dice Rita- ; mia figlia e i bambini sono andati in auto con con un'amica in Polonia e poi da lì hanno preso l'aereo per l'Italia. In Ucraina, per sfuggire alle bombe, dormivano sul pavimento nei rifugi. Lungo il viaggio mia figlia ha potuto toccare con mano la generosità dei polacchi. Lei aveva i soldi per il viaggio in aereo, ma si è ritrovata nella tasca ulteriori soldi che un polacco, senza che lei se ne accorgesse, le aveva messo. in Ucraina mia figlia ha lasciato il marito a combattere. Lì aveva un impiego di segretaria: spera che finisca presto la guerra per poter tornare in Ucraina quanto prima”.
Una bella storia, una situazione come tante altre in questi giorni di guerra. Tante donne ucraine, negli ultimi 25 anni hanno scelto l'Italia per dare un futuro alle loro famiglie venendo a lavorare nella nostra nazione. Oggi nella festa dedicata alle donne vogliamo augurare a Rita a sua figlia, ma anche a tutte le nonne, le mamme e le figlie di poter vivere amate da chi le circonda.