Politica - 08 marzo 2022, 19:00

Ucraina, Borghi: "È miope chi pensa che l'invasione non ci riguardi"

Il deputato Pd: ''Sostenere Putin, che ha deliberato un’aggressione ad uno Stato indipendente e democratico, significa solo sostenere un crimine''

Sull’invasione dell’Ucraina abbiamo sentito i tre parlamentari del Vco. Partiamo da Enrico Borghi (deputato Pd).

Putin ha riportato la guerra in Europa, qualsi sono le sue condiderazioni?

"Si tratta di un atto gravissimo, che sta avendo pesantissime ripercussioni sulla vita di migliaia di civili inermi, sulla pace in Europa e nel mondo e sulla sicurezza di ciascuno di noi. Chi pensa che sia una vicenda che non ci riguarda e’ miope: deve forse esplodere una centrale nucleare, come quasi accaduto qualche giorno fa, per farci comprendere che le ripercussioni di questa guerra ci possono entrare in casa? Avremo aumento dei prezzi, inflazione, profughi a causa dello scellerato atto di Putin. E dovremo purtroppo fare la drammatica contabilità dei morti, dei civili incolpevoli, delle persone uccise nelle loro case, per strada, ovunque. È una guerra contro i valori della libertà, della democrazia e dell’Occidente in nome di nazionalismo imperialista che è riemerso dalle pagine più lugubri dei libri di Storia".

Anche nel Vco si sono politici locali o figure vicine alle istituzioni che ancora sostengono Putin, ha senso questa loro posizione? 

"Einstein diceva che è più facile spezzare un atomo che un pregiudizio… Putin è l’uomo dei massacri in Cecenia e Georgia, delle stragi in Siria e in Libia, dei colpi di stato in Africa. Ma è anche l’uomo dell’inquinamento informativo in Occidente, dei rubli facili fatti correre per il mondo mentre si organizzavano l’eliminazione di cronisti scomodi o l’avvelenamento degli avversari politici. Sostenere oggi una persona che ha deliberato un’aggressione ad uno Stato indipendente e democratico, significa solo sostenere un crimine. Cosa direbbero i sostenitori nazionalisti italiani di Putin, se una potenza straniera avesse occupato l’Italia ed oggi sparasse a vista a bambini, donne e anziani? La verità è che la guerra è il frutto amaro e finale del sovranismo nazionalista. Non volerne prender atto significa non voler guardare in faccia alla realtà".

Renato Balducci