ossolanews.it - 24 marzo 2022, 12:00

Quartieri rimasti soli nel cercare di salvare un angolo di Sisma

Villadossola, Siderscal non ha mai avuto legami col territorio: non stupisce dunque la demolizione totale dell'ex stabilimento

La demolizione della Sisma è a tal punto che è difficile riuscire a convincere la proprietà a recuperare anche un solo angolo dell’ex polo industriale.

Di certo la decisione dei quartieri di Villadossola di chiedere alla società Siderscal-Beltrame di mantenere un pezzo di un capannone dell'ex stabilimento Sisma come memoria per le future generazioni rompe un silenzio steso da molti ‘attori’ di questi anni a Villadossola. Anche perché del passato industriale è rimasto poco o nulla.

I quartieri chiedevano solo un piccolo angolo di memoria storica. Non è poi che con pochi metri lasciati al ricordo si stravolga i progetti di utilizzo (??!!) di una vasta area, chesorge in centro città. Visto poi che in quell'area inquinata non è che si possa fare granchè....  

Ma perché stupirsi? A Villadossola – ex polo industriale oggi dimesso – c’è una Vinavil che è parte attiva nella vita cittadina anche con iniziative benefiche. Mentre la Siderscal (Gruppo Beltrame) in tutti gli anni di gestione dello stabilimento non ha mai mostrato di avere un vero legame con la città. Lo conferma questa ultima decisione di non lasciare in piedi nulla nella demolizione dello stabilimento né di donare qualche vecchio macchinario da conservare in un punto della città. Una scelta rispettabile, ma criticabile poiché non tiene conto della richiesta che arriva dal territorio. 

In fondo una scelta non nuova, vistoi che in un primo momento anche l'amministrazione comunale aveva deciso di salvare, davanti alla chiesa del Piaggio, un pezzettino di muro diu recinzione della vecchia fonderia Ceretti. 

Renato Balducci