Sono 2.588 i ricorsi pendenti in Piemonte. A renderlo noto, durante l'inaugurazione dell'anno giudiziario 2022, è Raffaele Prosperi, presidente del Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte da poche settimane.
Il dato registrato il 31 dicembre 2021 evidenzia un aumento del 3,81% rispetto a un anno prima: 1° gennaio 2021, infatti, i ricorsi pendenti erano 2.493. L'aumento è quindi di 95 ricorsi. Il "ritorno alla normalità", dopo due anni contraddistinti dall'infuriare del Covid, è poi testimoniato dal trend in crescita anche nei primi mesi del 2022: a oggi sono già stati presentati 100 ricorsi in più rispetto al marzo scorso.
La relazione ha evidenziato come siano invece 102 i casi pendenti da oltre cinque anni.
Dei 1.322 ricorsi pervenuti nel 2021, la materia più dibattuta è quella relativa a "agricoltura e foreste" con 194 ricorsi. A seguire "edilizia e urbanistica" (160), "stranieri" (134), e "appalti pubblici di lavori, servizi e forniture" (109). Spiccano poi i 92 ricorsi presentati per "sicurezza pubblica" e i 70 per "autorizzazioni e concessioni".
"La giustizia amministrativa non può sopperire del tutto alle inefficienze della macchina amministrativa e non può considerarsi un rimedio dinanzi a una produzione legislativa caotica" è il monito lanciato dal presidente Prosperi. "Una buona legislazione, cosi come l'efficienza della macchina burocratica, devono ritenersi il bene primario ed il ricorso alla Giustizia Amministrativa un rimedio che può essere fisiologico" ha concluso il presidente del Tar Piemonte.