Sanità - 22 aprile 2022, 19:20

Morandi attacca la Regione: "Non si capisce se sia incapacità a gestire la situazione o se vogliano trasformare la sanità pubblica in privata”

“Avevamo chiesto un incontro urgente il 22 marzo e senza aver ricevuto risposta vengo a sapere dai giornali che il 26, come avevano annunciato loro stessi, non ci sarà nessun incontro"

Ancora nessuna certezza. Oggi non si sa ancora se e quando il presidente della Regione Cirio e l'assessore alla sanità Icardi verranno nel Vco per affrontare il tema della riorganizzazione sanitaria.

Un immobilismo che ha provocato un certo fastidio nei sindaci, anche quelli vicini politicamente a chi guida la Regione. Ed il presidente della rappresentanza, Gianni Morandi, prende posizione, anche perché in molti lo avevano sollecitato negli ultimi giorni.

"Avevamo chiesto un incontro urgente rispetto all'ultima rappresentanza, che era dello scorso 22 marzo,  per avere risposte rispetto a come intende procedere l'assessorato sia sui problemi contingenti sia sulle strategie di cui si parla, anzi si rinvia la discussione, da anni. Ora a distanza di un mese senza che nemmeno al presidente della conferenza dei sindaci siano state mandate due righe  di risposta ufficiale, mi trovo a leggere sugli organi di stampa che il confronto è nuovamente rinviato. Nel frattempo continuo a ricevere da medici, sindacati e purtroppo anche utenti, continue testimonianze di problematiche crescenti nell'erogazione di buona parte dei servizi sanitari che dovrebbero essere invece garantiti. Non mi preoccupa tanto la mancanza di cortesia istituzionale che vorrebbe che ci fosse almeno un rispetto dei ruoli e invece pare che i sindaci non siano minimamente considerati meritevoli di comunicazione diretta, ma mi preoccupa molto la deriva verso cui sembra sempre più andare le gestione strategica della sanità”.

“A questo punto - conclude Morandi - non si capisce se sia semplicemente una oggettiva incapacità di affrontare una situazione così complessa o se ci sia una consapevole e deliberata volontà di andare verso un sistema sempre meno pubblico e a disposizione di tutti e sempre più privatizzato e a disposizione di chi può pagare".



Daniele Piovera