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Sanità | 23 maggio 2022, 19:00

La Regione non accantona l'ospedale nuovo, ma mette sul piatto anche la ristrutturazione di San Biagio e Castelli

Il presidente Cirio: "Un investimento da 100 milioni di euro ciascuno"

La Regione non accantona l'ospedale nuovo, ma mette sul piatto anche la ristrutturazione di San Biagio e Castelli

C’è un’ipotesi alternativa all’ospedale nuovo in Ossola, ma nulla è ancora deciso. E’ questa la novità emersa dall’incontro tra la Rappresentanza dei sindaci dell’Asl Vco, il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Lugi Genesio Icardi. “Lo scenario post Covid – spiega Cirio a fine incontro – rende possibile il mantenimento di due ospedali pubblici ristrutturando i due esistenti. Un investimento di 100 milioni di euro ciascuno”.

L’opzione presentata a novembre 2019, l’ospedale nuovo in Ossola, però rimane sul campo, precisa il presidente: “Si tratterebbe dell’ospedale nuovo provinciale in Ossola e una soluzione mista, come al Coq di Omegna, pubblico-privata per il Castelli. Ora tocca ai sindaci, in Conferenza dei servizi, esprimersi al riguardo”. 

Con quali tempi? “Entro questa settimana - aggiunge Cirio – consegneremo alla direzione generale Asl tutta la documentazione necessaria. Dopo di che toccherà alla Conferenza dei sindaci decidere. Sui tempi, mi permetto di aggiungere che non abbiamo dormito. Siamo stati costretti a concentrarci sulla lotta alla pandemia negli ultimi due anni. Se i 4 anni trascorsi dal 2019 possono sembrare tanti, ricordo che abbiamo ereditato una situazione incancrenita da 30 anni. Se chi ci ha preceduto (la giunta Chiamparino, ndr) anziché tenere il progetto nel cassetto avesse avviato il cantiere, non ci troveremo a questo punto”.

La palla ora passa al presidente d i Rappresentanze e Conferenza, Giovanni Morandi, che s’è allontanato dalla riunione senza rilasciare dichiarazioni. Non si dovrebbe andare oltre un paio di settimane oltre l’attuale.

“Non m’è piaciuto – commenta il sindaco di Domodossola, Lucio Pizzi – che si sia passata la palla di nuovo ai sindaci che non troveranno mai una posizione unanime. Secondo me la necessità di un ospedale nuovo rimane. Diversamente i problemi di carenza di personale, medico e infermieristico, non si risolveranno”. Prudente anche la collega verbanese Silvia Marchionini: “Prendiamo atto che oggi è emersa una nuova ipotesi, quella della ristrutturazione degli ospedali esistenti. Esaminerò con attenzione lo studio Ires (Istituto regionale edilizia sanitaria, ndr) che ci è stato consegnato oggi. Quanto all’ospedale unico non ho cambiato idea rispetto al voto espresso nel 2015 (ospedale unico provinciale, ndr). Come rappresentanza abbiamo espresso la nostra preoccupazione per carenze strutturali di personale medico e infermieristico”.



 

Redazione

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