“Le Aree Protette dell'Ossola, il Parco Nazionale della Val Grande e la Provincia del VCO in vista dell'imminente stagione di alpeggio e considerata la documentata presenza del lupo nel territorio del VCO, stanno cercando, in sinergia con gli altri attori presenti al tavolo locale istituito sulla tematica dei grandi predatori, una soluzione, peraltro non facile, che possa evitare l'abbandono degli alpeggi da parte dei piccoli agricoltori e degli agricoltori amatoriali. Queste piccole realtà svolgono infatti un ruolo essenziale di manutenzione capillare del territorio, di servizi eco-sistemici e rappresentano la radice dell'agricoltura professionale.
Proprio perché allo stato attuale non vi sono ancora strumenti tecnico/normativi adeguati alla loro salvaguardia ma si stanno sperimentando diverse opzioni che potranno dare prova, positiva o negativa, unicamente dopo la verifica sul campo, si invitano coloro i quali palesassero difficoltà a rivolgersi alle associazioni di categoria territorialmente competenti CIA (Enzo Vesci, tel. 3487601569), al Comitato Allevatori VCO (Gesine Otten, tel. 3398400434), all'ASL VCO (tel. 0323868060) affinché si crei una sinergia tra amatori ed agricoltori professionali in modo che le piccole greggi possano essere affidate ad agricoltori che si rendessero disponibili ad accudirle insieme alle proprie.
Pur non trattandosi di una soluzione definitiva, si tratta di un primo significativo passo avallato anche dai tecnici e dalle parti presenti al tavolo, da cui emerge come le Istituzioni scriventi siano fortemente impegnate con l'obiettivo di salvaguardare l'agricoltura montana e la valenza ambientale ad essa connessa”.
Così in un comunicato i Presidenti di Ente gestione Aree Protette dell’Ossola, Parco Nazionale Val Grande, Provincia del VCO.