Sanità - 16 giugno 2022, 09:20

Covid, l'incidenza in Piemonte si conferma tra le più basse d'Italia

La diagnosi settimanale registra 167.3 casi ogni 100mila abitanti. L’occupazione dei posti letto ordinari si attesta al 3,5%, quella delle terapie intensive all’1,3%

I valori del Piemonte, con un’incidenza di 167.3 casi ogni 100.000 abitanti (diagnosi settimana 6-12 giugno), a fronte del valore nazionale di 252.2 si confermano tra i più bassi in Italia insieme alla Provincia autonoma di Trento. L’occupazione dei posti letto ordinari alla data del 13 giugno si attesta al 3,5% (il valore nazionale è al 6,6%) e quella delle terapie intensive all’ 1,3% (il valore nazionale è 1,9%), mentre la positività dei tamponi è al 6,3%.

Vaccinazioni

L’84,5% dei cittadini piemontesi oltre i 5 anni di età ha concluso il ciclo primario con monodose o doppia dose (il 96,3% di coloro che hanno aderito, ovvero 3,7 milioni su 4,2 di platea complessiva).

Gli immunizzati naturalmente, cioè le persone che non hanno aderito ma hanno avuto il Covid negli ultimi sei mesi, sono 166.000, tra cui 44.000 tra i 5 e gli 11 anni e 40.000 over50.

I non aderenti sono al momento 370.000, tra i quali 118.000 nella fascia tra 5 e gli 11 anni e 105. 000 over50.

Sequenziamento acque reflue: dominanza della variante Omicron 2

Dai dati diffusi da Arpa, gli esiti delle analisi di sequenziamento delle acque reflue su campini prelevati il 6 giugno nei depuratori di Castiglione Torinese, Cuneo ed Alessandria hanno evidenziato tutti la dominanza della variante Omicron2, mentre in quello di Novara è risultata dominante la sottovariante Omicron BA.2.24.

Non si rilevano tracce di Omicron 3 mentre si evidenzia in piccola percentuale una presenza di Omicron 4 nei depuratori di Castiglione Torinese, Cuneo e Novara. Per quanto riguarda Omicron 5 continua ad essere presente nei 4 depuratori la stessa mutazione specifica ed univoca già rilevata la scorsa settimana. Nelle prossime settimane verrà monitorato l’evolversi della situazione.

Redazione