Una chiesa Collegiata così gremita non la si vedeva da ormai due anni e cioè da prima della pandemia. Ieri sera sono arrivati fedeli, associazioni e gruppi da tutta l'Ossola per festeggiare i patroni i Santi Gervaso e Protasio.
La messa è stata presieduta dal parroco don Vincenzo Barone, concelebrata da sacerdoti che collaborano con lui, ma anche da sacerdoti e parroci di altre parrocchie della città e di paesi limitrofi . Una messa animata dalla corale parrocchiale e dalla banda domese. In molti fedeli c'era la curiosità di ammirare l'abside, gli affreschi e il quadro dei patroni appena restaurati .
Nei primi banchi le autorità civili e militari, moltissime le donne in costume provenienti da diversi paesi dell'Ossola e gli esponenti delle varie associazioni. Molto partecipata anche la processione per le vie cittadine con le statue dei Santi Patroni portati nelle principali vie del centro dagli alpini e con la sosta per la benedizione della città da parte del parroco davanti al municipio.
Al termine ai fedeli è stato donato dalla parrocchia un asciugapiatti con l'effige dei patroni e un'immaginetta. Il sindaco Lucio Pizzi ha donato al parroco un libro di recente pubblicazione sul genio degli ossolani nel mondo, a questo dono ne ha voluto aggiungere un altro a titolo personale: un segnalibro. Il parroco ha consegnato invece al sindaco un completo per la scrivania. Il parroco ha anche premiato con una targa di riconoscenza diversi collaboratori che con spirito di servizio aiutano a vario titolo nelle iniziative della parrocchia e dell'oratorio. I premiati sono Melina Pangallo, Anna Vicario, Antonio Pagani, Luciano Succi, Piera Piroia.
E' stata una celebrazione dedicata in particolare ai giovani che, come ha spiegato don Barone, hanno particolarmente sofferto nel periodo della pandemia sottolineando come questo sia un periodo di emergenza educativa. “I giovani hanno bisogno non solo di conoscenze tecnologiche- ha detto don Barone durante l'omelia - ma di crescere con una sapienza umana e spirituale e soprattutto hanno bisogno di ascolto”.
Da qui la proposta del parroco di costruire un patto educativo tra le famiglie, la scuola, l'amministrazione, il mondo dello sport e della cultura del volontariato, la parrocchia e l'oratorio. “A tutti chiedo – ha detto il parroco – una collaborazione vera che superi l'ideologia. Lo stile non deve essere quello celebrativo, ma quello di mettersi in ascolto dei giovani. Propongo l'organizzazione di una giornata in cui mettersi all'ascolto. I nostri giovani non ci parlano perchè nessuno li ascolta”.
Al termine don Giacomo Bovio, recentemente ordinato sacerdote, è stato nominato dal vescovo coadiutore della parrocchia a Domodossola.