Festa ad Antillone di Formazza sabato e domenica. La frazione non è più abitata stabilmente ma meta di passeggiate, passaggio obbligatorio anche a raggiungere gli alpeggi di Vova e di Salecchio.
Proprio l'Oratorio di Antillone è destinazione delle processioni dei Formazzini che vi si recano all'inizio della bella stagione per ricevere la benedizione di buon raccolto e preservare la Valle da avversità atmosferiche; mentre all'inizio di ottobre lo fanno per ringraziare di quanto ricevuto.
All'interno dell'Oratorio sono presenti affreschi che riempiono tutto l'interno. Il più noto quello che rappresenta la processione al Passo del san Gottardo. A partire dall'anno 2014 lo studio a Baceno del compianto architetto formazzino Umberto Della Ferrera iniziò i primi rilievi per poter affrontare il restauro dell'edificio che dimostrava i segni del tempo. Tali studi hanno permesso in seguito di proseguire con ulteriori sopralluoghi per poi arrivare alla ultimazione dei lavori di restauro dell'edificio conclusi nell'anno 2021. A seguire sono stati effettuati i restauri delle opere interne, affreschi preziosi che oggi si possono ammirare nella loro intera bellezza. Grazie alla intraprendenza del parroco di Formazza, don Aldo Re, si sono potuti fare questi interventi che l'intrepido prete ha seguito passo passo. I Formazzini hanno collaborato con opere manuali e con contributi manifestando l'affetto per questo Santuario.
Una leggenda recita che una giovane donna, Elisabetta, recatasi ad Antillone per trovare la zia malata, venisse attratta da una Signora vestita di bianco che stava in piedi al centro del lago all'epoca bello pieno; La Madonna stese un lungo nastro di seta rosa verso la riva e invitò la ragazza a raggiungerla. Timorosa e sorpresa la giovane si avvicinò. La Signora incaricò la giovane di invitare i compaesani a costruire una chiesa dedicata alla Visitazione e sparì dalla vista. Elisabetta, raggiunta la riva, vide che le veniva incontro la zia miracolosamente guarita. In breve tempo vennero gettate le fondamenta dell'Oratorio che oggi ammiriamo dedicato alla Visitazione di Maria ad Elisabetta. Dopo la benedizione del parroco alla nuova chiesetta ultimata nel lago comparvero a centinaia bellissime ninfee dalle foglie natanti. Queste furono ritenute dai Formazzini benedette e ogni anno ne raccoglievano per portarle a casa perché pensavano che quei fiori avrebbero tenuto lontano i fulmini e le tempeste.
Va riconosciuti agli abitanti della frazione, oramai rimaste residenti solo quattro famiglie, il merito di tenere in ordine la località, di lavorare uniti e, quando arriva la bella stagione ritrovarsi con tutti quelli che per varie ragioni sono via e l'annuale festa patronale organizzano una giornata piena di iniziative e molto partecipata.
Il programma della due giorni di festa è questo:
sabato 9 luglio alle 15 concerto d’organo del maestro Roberto Olzer al santuario di Antillone; alle 17 e 30 presentazione del libro ‘’Antillone-Puneige, un santuario tra i monti della Formazza e della Via dell’Abate da Baceno a Disentis’’, presso l’albergo Cascata del Toce a cura dello torico Enrico Rizzi;
domenica 10 luglio ore 10,30 presentazione dei restauri dell’oratorio della visitazione da parte della Soprintendenza archeologica belle arti nel santuario di Antillone. Ora 11 messa al santuario celebrata da sua eccellenza monsignor Franco Giulio Brambilla, vescovo di Novara.