È stato un successo sabato 16 luglio lo spettacolo “Se si dice sarà vero” portato in scena da I leggendari e frutto di un laboratorio teatrale condotto da Danila Massara. La storia è stata ispirata al racconto “Ul mutun dul Diaul” tratta da un libro sulle leggende di Trontano di don Tullio Bertamini. Sul palco quindici abitanti di Trontano e dei paesi vicini.
In scena Daniela Borri, Angela Donadoni, Ferruccio Sbaffi, Letizia Panighetti, Lucrezia Cameroni, Margherita Rondoni, Mary Borri, Marta Rondoni, Mattia Prata, Michele Rondoni, Ornella Carraro, Romina Sorrenti, Simona Silvestris, Tina Godio e Danila Massari, regista e curatrice dell'adattamento e in scena nei panni di una pastora. Un'interprete infatti, causa dl Covid, non ha potuto prendere parte allo spettacolo ed è stata sostituita dalla regista.
Hanno divertito il pubblico i racconti del sapore di un tempo passato, vicende di gente paese e del suo parroco, storie di alpeggi, di un misterioso montone selvatico, dell'origine della grappa di Trontano raccontate in italiano con qualche battuta in dialetto. A creare l'ambientazione pochi oggetti d'epoca secchielli del latte, gerli, ceste, un filarello, panche e tavoli, lanterne. Anche gli interpreti hanno indossato prevalentemente costumi di un tempo e alcuni foulard, scialli di cento anni fa, vecchi scarponi.
L'iniziativa, nata dall’Associazione Culturale Navasco e promossa dalla Comunità di Trontano, è stata realizzata grazie al contributo dell’Ente Parco Val Grande, nell’ambito del progetto “Parco Letterario Nino Chiovini: promuovere la lettura tra natura e parola” sostenuto da Fondazione Cariplo. .
In apertura dello spettacolo Cristina Movalli che si occupa di promozione e comunicazione dell'ente Parco Valgrande ha parlato della nascita del progetto e del suo sviluppo. Tra il pubblico anche il presidente del parco Val Grande Luigi Spadone, il sindaco di Trontano Renzo Viscardi e i parroci di Trontano don Luigi Preioni e di Cosasca Paolo Cavagna.