Attualità - 22 luglio 2022, 19:18

Domo, il Comune chiede alla Regione di tornare alla vecchia legge contro il gioco d'azzardo

Unico voto contrario quello della consigliera leghista Gandolfi

Domodossola lancia un segnale contro il gioco d'azzardo. Con i voti della maggioranza del Pd, di Domodomani e di Fratelli d'Italia è stato approvato all'ultimo consiglio comunale un ordine del giorno presentato dal sindaco per proporre alla Regione, insdieme ad altri comuni, il ritorno alla vecchia legge che contrastava il gioco patologico.

“Già in passato – ha spiegato il sindaco Lucio Pizzi - fummo tra i primi a redigere un regolamento ossequioso alla legge regionale in vigore, credo sia nostra responsabilità dare un segnale”.

Si tratta di una proposta che permette ai consigli comunali di proporre leggi che saranno discusse in aula regionale. I firmatari della proposta di legge sono i comuni di Torino, Montegrande, Baveno, Nichelino e Cureggio. Ora anche Domodossola aderisce a quest'iniziativa.

Scopo della proposta riportare il tutto alla precedente legge regionale che è stata modificata dall'attuale amministrazione presieduta da Alberto Cirio. Per i firmatari della proposta, si deve tornare alle distanze delle sale giochi dai luoghi sensibili, le ore di chiusura minime mentre vengono dati 12 mesi, dall’applicazione della legge, per adeguarsi e chiudere le sale slot se vicine a luoghi sensibili.

Maria Elena Gandolfi della Lega si è detta contraria alla proposta : “Proibire il gioco legale fa nascere problematiche ancora peggiori – ha detto - perché si spalancano le porte al gioco d’azzardo gestito dalla criminalità organizzata, dalla mafia. Perché se non può più giocare nelle strutture lecite, il giocatore va alla ricerca dell’offerta di gioco delle bische clandestine. La legge regionale attuale è una norma di civiltà che tutela i posti di lavoro. Fino a quando il centro destra sarà maggioranza in regione, lo sappiamo tutti la proposta non avrà alcuna possibilità di essere approvata”.

Mary Borri