Economia - 08 agosto 2022, 08:00

Vco primo per nuove immatricolazioni di autobus

Nella nostra Provincia si registra la percentuale più alta di mezzi giovani e la maggioranza del parco è Euro 5 e 6. Risultati positivi sul fronte del trasporto merci

Vco primo per nuove immatricolazioni di autobus

Dopo la crisi vissuta nel 2020 a causa dell’emergenza sanitaria ed economica, il 2021 avrebbe dovuto essere l’anno del rilancio per il settore dei trasporti. Ma si può parlare di vera ripresa? Per rispondere a questa domanda e capire le evoluzioni che hanno trasformato il comparto dei mezzi pesanti per il trasporto di merci e persone dopo il primo anno di pandemia sia a livello nazionale, sia a livello locale, Continental ha realizzato la seconda edizione dell’Osservatorio sui macro-trend del trasporto pesante. Lo studio fa emergere le tendenze evidenziate dallo sviluppo del parco circolante in Italia e in Piemonte, attraverso l’analisi dei dati sulle immatricolazioni, i tipi di alimentazione, l’anzianità e la categoria euro.

Immatricolazioni autobus: nel VCO targhe in aumento di 10 volte rispetto al 2020

Il comparto dei mezzi pesanti per il trasporto merci in Italia ha chiuso il 2021 con 24.168 immatricolazioni, in crescita rispetto al 2020 del 23,2%. Il Piemonte segue il trend positivo nazionale e immatricola 1.926 nuove targhe, segnando +36,1% rispetto all’anno precedente. In linea con il trend positivo regionale, il Verbano Cusio Ossola registra la crescita più significativa in un anno (+146,2%) con 32 nuovi mezzi.

Anche il settore nazionale del trasporto persone mostra un importante segnale di crescita, con 4.091 mezzi immatricolati nel 2021 a fronte dei 3.404 del 2020 (+20,2%). Uno scenario contrastante si presenta invece a livello locale: tra le regioni in negativo, il Piemonte chiude con -8,5% (205 nuovi veicoli). In controtendenza con l’andamento regionale, la provincia del Vco cresce di 10 volte rispetto all’anno precedente (10 nuove targhe registrate a fronte delle 0 nel 2020).

Alimentazione: nel Verbano Cusio Ossola la più alta concentrazione di autobus a gasolio

Nel 2021 in Italia il parco circolante di autocarri merci ha raggiunto le 4.290.042 unità. A livello di alimentazione, la situazione nazionale rimane pressoché invariata rispetto al 2020 con una netta predominanza del gasolio. Si nota una crescita, seppur timida, delle alimentazioni alternative.


In Piemonte l’elettrico tocca lo 0,1% e l’ibrido lo 0,3%. Il gasolio rimane preponderante e copre il 91,1% del parco. Per le fonti alternative, Verbano Cusio Ossola annulla l’elettrico e segna uno 0,2% per l’ibrido. Sebbene il parco circolante resti per lo più composto da autocarri a gasolio (87,1%), la provincia registra il più alto tasso di mezzi pesanti a benzina, al 9,6%.

Il parco autobus nel nostro Paese registra invece, nel 2021, 100.199 unità. Anche in questo contesto, dal punto di vista dell’alimentazione, il panorama è stabile rispetto al 2020, sebbene con qualche piccolo segnale di miglioramento: la maggioranza dei mezzi in circolazione rimangono a gasolio, mentre le quote di elettrico e ibrido crescono ma non superano l’1%.

In Piemonte l’ibrido segna lo 0,1% mentre l’elettrico arriva al 2%. Il gasolio raggiunge il 91,5% e il metano il 5,6%. Nel VCO si registra lo 0% di autobus a metano, elettrici e ibridi. Al 99,4%, la percentuale di autobus a gasolio è la più alta in regione.

Categoria Euro: nel VCO più di un autobus su due è Euro 5 e 6

Le categorie euro più presenti a livello nazionale nel comparto del trasporto merci sono Euro 5 ed Euro 6 che, insieme, crescono e nel 2021 raggiungono il 35% del totale. Una percentuale elevata che supera la quota delle categorie più vecchie, dalla 0 alla 2 (31,8%). Ciò nonostante, è da notare quanto sia ancora diffusa la classe Euro 0 che, da sola, arriva al 15%. In Piemonte le classi meno inquinanti si attestano al 36,6%. In regione la situazione migliora sul fronte degli Euro 0, che scendono al 12,3% e, in generale, delle categorie più vecchie fino all’Euro 2 che si abbassano al 28,6%. Con il 27%, la concentrazione di Euro 0 – 2 nel Verbano Cusio Ossola è inferiore alla media regionale, così come, sotto la media, è anche la percentuale delle categorie meno inquinanti, al 35,6%


In aumento rispetto al 2020, in Italia, la percentuale di autobus appartenenti alle categorie Euro 5 ed Euro 6 si attesta al 42,3%. Stupisce negativamente la quota degli autobus di categoria Euro 0 ancora in circolazione, che rappresentano l’11,8% del parco.


In Piemonte, gli Euro 0 scendono al 7,7% e gli Euro 5 ed Euro 6 a 40,9%. All’8,2%, Il Verbano Cusio Ossola registra significativamente la concentrazione più bassa delle categorie più inquinanti, con la classe Euro 1 allo 0%. Il valore delle classi Euro 5 e 6 arriva positivamente al 52,5%.


Anzianità: Vco provincia col parco autobus più giovane

Il trasporto merci italiano è caratterizzato da una preponderanza di mezzi tra i 15 e i 20 anni e le categorie “da 30 anni in poi” rappresentano il 15% del parco circolante. I veicoli recenti “da 0 a 10 anni” arrivano al 33,3%, anche se risulta ancora basso il dato relativo agli autocarri di massimo un anno (4%).


In Piemonte la fascia d’età più diffusa si abbassa a quella dei 10-15 anni (18,9%). La regione segue il trend nazionale per le categorie più giovani: il 34,6% dei mezzi ha massimo 10 anni e il 3,7% massimo un anno.

Con il 33,3%, nel Verbano Cusio Ossola la concentrazione della fascia giovane 0-10 anni è leggermente sotto la media regionale, mentre quella della fascia più anziana è significativamente al 27,5% (valore inferiore alla media).

Per il trasporto persone nazionale la fascia di anzianità tra 0 e 5 anni rappresenta il 20,5% del totale. Una quota in crescita di un punto percentuale rispetto allo scorso anno, ma ancora altamente superata dalla quota di mezzi vecchi di oltre 20 anni, che nel 2021 raggiunge il 26,9%.

In Piemonte la fascia di oltre 20 anni si riduce al 20,9% e, poco distante, quella di massimo 5 anni supera il 19%. Nel Verbano Cusio Ossola la quota dei mezzi recenti tra 0 e 5 anni è al 26,6%, la più alta in regione, mentre quella degli autobus con più di 20 anni, attestata al 10,8%, è la più bassa.

C.S.

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