Provincia - 06 settembre 2022, 12:00

Troppi allevatori rinunciano, Riboni: “Vco territorio poco adatto ad ospitare il lupo”

La presidente delle Aree Protette: "Non si è in grado di incidere contro i danni in modo significativo". Il presidente del Parco, Spadone: “Urgente il Piano Lupo”. Lana: “Serve un intervento ministeriale che sia razionale e concreto”

Troppi i pastori che gettano la spugna a causa delle predazioni dei lupi nel nostro territorio, una situazione che va gestita diversamente e al più presto: per tutelare  sia le biodiversità che le attività di chi in montagna ci vive. Lo sottolineano i parchi naturali e la provincia del Vco in una nota affidata agli organi d'informazione.

"L'attuale stagione di alpeggio si è rivelata un vero bagno di sangue che ha colpito i nostri allevatori" lo afferma Vittoria Riboni, presidente delle Aree Protette dell'Ossola. Che prosegue: "Si susseguono anche abbandoni e chiusure di allevamenti. Nonostante l'impegno delle Aree Protette dell'Ossola in collaborazione con Provincia e Parco Nazionale della Val Grande nell'ambito del progetto Life Wolfalps non si è ancora in grado di incidere contro i danni in modo significativo. Ciò evidenzia la scarsa idoneità del territorio del VCO ad ospitare il grande predatore. L'idoneità territoriale dovrà pertanto essere tenuta in dovuto conto nell'ambito dell'ormai irrinunciabile Piano Lupo".

Secondo Luigi Spadone, presidente del Parco Nazionale della Val Grande "è necessario, come ho già scritto al Ministero dell'Ambiente, che venga approvato al più presto il Piano Lupo, perché si possano avere linee precise, anche in rapporto alla sostenibilità di ogni singolo territorio. Oggi assistiamo alle più svariate prese di posizione: il Ministero non può disinteressarsene e deve fornire strumenti (anche giuridici) idonei a tutela e della biodiversità e di chi vive in montagna".

"L'estate appena trascorsa ha messo ancor più a nudo l'impossibilità di poter proseguire sulla strada della convivenza con il lupo”, conclude Alessandro Lana, presidente della Provincia del VCO, “serve senza ulteriori indugi un intervento ministeriale che sia razionale e concreto. Servono risposte adeguate ai nostri allevatori, noi come enti locali siamo pronti a fare la nostra parte laddove chiamati in causa ma serve una normativa che definisca il perimetro giuridico in cui poter operare senza incorrere in illeciti."

Intanto le Aree Protette segnalano che è online sul sito dell'Ente di Gestione il “Rapporto sull’attività di monitoraggio del lupo Canis lupus nella provincia del Verbano Cusio Ossola, Inverno 2020-2021” i cui risultati saranno presentati e discussi a fine settembre in un incontro pubblico.

Durante l’inverno 2020-2021 nella provincia del VCO sono stati identificati geneticamente 11 lupi, evidenziando un importante ricambio nella popolazione. Dei lupi identificati geneticamente negli anni precedenti, infatti, uno solo è stato campionato anche nel 2020-2021: si tratta di VCO F07, la femmina “alpha” del branco denominato “Bassa Ossola” che nell’inverno 2018-2019 ha formato con il maschio VCO M06 la prima coppia di lupi insediatisi nel territorio provinciale. Gli altri 10 lupi non sono mai stati campionati in precedenza e non risultano nemmeno essere imparentati geneticamente con i lupi che si sono riprodotti negli anni precedenti.

Tutte le unità famigliari censite nel 2020-2021 erano coppie e, a differenza dell’inverno precedente, non è stata accertata la presenza di branchi. Oltre a tre coppie insediate nell’area sud- occidentale della provincia (dove nell’inverno 2019-2020 erano già presenti tre branchi) è stata accertata la presenza di due nuove coppie, che porta a cinque il totale delle unità famigliari presenti nel VCO. Entrambe le nuove coppie erano transfrontaliere: una insediata a confine con il Canton Ticino, nell’area a cavallo tra le valli Isorno, Onsernone ed il settore settentrionale della valle Vigezzo e l’altra insediata a confine con il Canton Vallese, in corrispondenza delle valli Antrona e Bognanco.

Il rapporto si conclude con un capitolo che sintetizza i risultati preliminari del campionamento effettuato nell’inverno 2021-2022.

Redazione