/ Economia

Economia | 08 gennaio 2023, 08:20

In aumento le assunzioni previste dalle imprese piemontesi

Nel primo trimestre 10mila in più le entrate programmate nella nostra Regione

In aumento le assunzioni previste dalle imprese piemontesi

Un po' di sereno sul fronte del lavoro. Sono quasi 15 mila in più le assunzioni previste dalle imprese delle tre regioni del Nord Ovest nel primo trimestre di quest'anno rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Complessivamente, infatti, sono oltre 127 mila le nuove entrate programmate dalle aziende locali dall'inizio di gennaio alla fine di marzo: 91.630 in Piemonte (+10.000 rispetto al primo trimestre 2022), 32.640 in Liguria (+3.980) e 2.760 in Valle d'Aosta (+380).

Per il solo mese di gennaio sono previste poco meno di 50.500 assunzioni, delle quali 37.349 in Piemonte (+1.690 nei confronti del corrispondente mese dell'anno scorso), 11.990 in Liguria (+1.040) e 1.100 in Valle d'Aosta (+150).

A delineare questo scenario è il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, nel quale viene riferito che, a livello nazionale, sono 504 mila i lavoratori ricercati dalle imprese a gennaio e 1,3 milioni per il primo trimestre dell’anno. Sono quindi 46 mila le assunzioni in più rispetto a gennaio 2022 (+10,1%) e 149mila in più (+12,9%) prendendo come riferimento l’intero trimestre.

La domanda di lavoro prevista in tutt'Italia a inizio d’anno si colloca sopra i livelli pre-Covid e segna un +14% (+62 mila assunzioni) rispetto a gennaio 2019. A guidare la domanda di lavoro il manifatturiero con un incremento su base annua del 17,8% (+19 mila assunzioni) Seguono turismo (+10 mila unità e +21%), servizi operativi di supporto a imprese e persone (+7 mila e +17,7%) e servizi alle persone (+7 mila e +12,9%).

Sale al 46,5% la difficoltà di reperimento (+7 punti percentuali rispetto a un anno fa) che si attesta al 66% per le figure dirigenziali e sfiora il 62% per gli operai specializzati.

A gennaio l’industria ha in programma 174 mila assunzioni. Sono alla ricerca di personale le imprese delle costruzioni (51 mila entrate), seguite dalle imprese della meccatronica con 34 mila entrate e da quelle metallurgiche e dei prodotti in metallo che programmano 27 mila entrate. I servizi prevedono di assumere 330 mila lavoratori: a offrire le maggiori opportunità lavorative sono i servizi alle persone che ricercano 64 mila profili, seguiti da commercio (60 mila) e turismo (58 mila).

È in crescita il mismatch tra domanda e offerta di lavoro che passa dal 38,6% dello scorso anno al 45,6% (pari a circa 230 mila assunzioni). La mancanza di candidati è la motivazione maggiormente indicata dalle imprese (27,8%), seguita dalla preparazione inadeguata (13,5%) e da altri motivi (4,3%).

Dal borsino delle professioni emerge che sono maggiormente difficili da reperire dirigenti (66,1%), operai specializzati (61,9%), tecnici (51,6%), conduttori di impianti (49,0%), professioni intellettuali, scientifiche e con elevata specializzazione (47,5%), professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi (41,0%). Supera i quattro mesi il tempo medio di ricerca necessario per ricoprire le vacancies valutate dalle imprese di difficile reperimento.

Sono 153 mila le assunzioni programmate rivolte preferenzialmente ai giovani sotto i 30 anni e per le quali si registra una difficoltà media di reperimento del 48%. Circa il 20% delle ricerche di personale sono rivolte a laureati (96 mila) e il 30% a diplomati (150 mila). Per il 18,1% delle assunzioni (oltre 91 mila) le imprese pensano di rivolgersi a lavoratori immigrati, soprattutto nei settori della logistica, dei servizi operativi e nella metallurgia.

Il contratto a tempo determinato è la forma di assunzione maggiormente proposta con 208 mila unità, pari al 41,3% del totale. Seguono i contratti a tempo indeterminato (122 mila unità, 24,3%), quelli in somministrazione (74 mila, 14,7%) e gli altri contratti non alle dipendenze (44 mila, 8,8%). L’apprendistato viene proposto per 25 mila assunzioni (5,0%), mentre i contratti di collaborazione e le altre tipologie di contratti alle dipendenze vengono indicati rispettivamente per 19 mila assunzioni (3,7%) e 10 mila assunzioni (2,1%).

A livello territoriale sono le macro-ripartizioni del Nord-Ovest e del Nord-Est a segnalare le previsioni di assunzione più elevate a gennaio (rispettivamente oltre 171 mila e circa 123 mila), seguite dalle regioni del Sud (oltre 109 mila) e del Centro (circa 101 mila). La graduatoria regionale delle assunzioni in questo mese vede, nell’ordine, Lombardia (121 mila), Veneto (51 mila), Lazio (50 mila), Emilia-Romagna (49 mila), Piemonte (37 mila) e Campania (32 mila).


Redazione EnordOvest

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A APRILE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

WhatsApp Segui il canale di OssolaNews.it su WhatsApp ISCRIVITI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore