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Attualità | 10 marzo 2023, 18:15

Maturità 2023, si torna alla normalità, due prove scritte e una orale

Firmata dal ministro l'ordinanza. Si parte il 21 giugno con lo scritto d'italiano

Maturità 2023, si torna alla normalità, due prove scritte e una orale

Tornano alle regole pre covid gli esami di maturità 2023. Inizieranno il 21 giugno con la prova scritta di italiano e il 22 con quella di indirizzo, prima degli orali che si svolgeranno davanti ad una commissione d’esame mista.

Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha firmato nelle scorse ore l’ordinanza che definisce l’organizzazione e le modalità di svolgimento dell’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione per l’anno scolastico 2022/2023.

La maturità, in linea con quanto previsto dalla legislazione (DLgs. 62/2017), tornerà dunque alla normalità tuttavia, precisa l'ordinanza ministeriale, “saranno ancora esclusi i Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento, che non sono richiesti per l’ammissione all’esame, ma che potrebbero essere discussi durante il colloquio, se svolti. La partecipazione alle prove Invalsi (che non influiscono sulla valutazione) è invece un requisito per l’ammissione all’esame”.

Le prove

La prima prova accerta sia la padronanza della lingua italiana (o della diversa lingua nella quale avviene l’insegnamento) sia le capacità espressive, logico-linguistiche e critiche degli studenti. Si svolge mercoledì 21 giugno 2023 alle 8:30 con modalità identiche in tutti gli istituti e ha una durata massima di sei ore. I candidati possono scegliere tra tipologie e tematiche diverse.

La seconda prova riguarda una o più delle discipline che caratterizzano il corso di studi. Negli istituti professionali di nuovo ordinamento, invece, la prova verte su competenze e nuclei tematici fondamentali di indirizzo e non su discipline. Quest’anno torna ad essere una prova nazionale definita dal ministero mentre lo scorso anno le tracce erano state elaborate dalle singole commissioni d'esame. È prevista la terza prova solo per alcuni indirizzi e Regioni.

Il colloquio

Il colloquio si svolge dopo gli scritti e riguarda anche l’insegnamento trasversale dell'educazione civica. Si tratta di un colloquio in chiave multi e interdisciplinare: in poche parole, la commissione valuta sia la capacità del candidato di cogliere i collegamenti tra le conoscenze acquisite sia il profilo educativo, culturale e professionale dello studente. La commissione propone al candidato l’analisi di testi, documenti, esperienze, progetti, problemi per verificare che abbia acquisito contenuti e metodi propri delle singole discipline, la capacità di utilizzare le conoscenze e collegarle per argomentare in maniera critica e personale utilizzando anche la lingua straniera.

Attenzione ai bisogni educativi speciali

Nell’ordinanza vengono individuate disposizioni relative alle situazioni delle  studentesse e degli studenti più fragili: con disabilità, con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), con bisogni educativi speciali (presenti anche nelle ordinanze precedenti) e che  hanno frequentato corsi di istruzione funzionanti in ospedali, in luoghi di cura o nelle case di reclusione.

Commissione d’esame

La commissione torna ad essere composta da un presidente esterno all’istituzione scolastica, tre commissari interni e tre esterni. Il ministero, con apposito decreto, ha comunicato le discipline affidate ai membri esterni.

L'ammissione

Nel corso degli scrutini finali, il Consiglio di classe decide l’ammissione o la non ammissione all'Esame di Stato, verificando la presenza dei seguenti requisiti: il voto delle singole discipline non deve essere inferiore a 6/10 (secondo il decreto legislativo 62 del 13 aprile 2017, "nel caso di votazione inferiore a sei decimi in una disciplina o in un gruppo di discipline, il consiglio di classe può deliberare, con adeguata motivazione, l'ammissione all'esame conclusivo del secondo ciclo"); il voto in condotta non deve essere inferiore a 6/10; la frequenza per almeno tre quarti del monte ore annuale personalizzato; la partecipazione alle prove Invalsi 2023.

Calendario delle prove

La prima prova scritta si svolgerà mercoledì 21 giugno 2023, dalle ore 8:30 (durata della prova: sei ore). La seconda prova scritta sarà giovedì 22 giugno 2023. La terza prova scritta è martedì  27 giugno 2023, dalle ore 8:30 per gli istituti presso i quali sono presenti i percorsi EsaBac ed EsaBac techno e nei licei con sezioni a opzione internazionale cinese, spagnola e tedesca.

Per la prima volta dopo la pandemia, tutte le prove scritte (prima, seconda e terza solo per alcuni indirizzi, tra cui Esabac, Esabac Techno, licei internazionali) saranno a carattere nazionale, a eccezione degli istituti Professionali di nuovo ordinamento.

Crediti e voti

Il voto finale dell’esame di Stato è espresso in centesimi così suddivisi: massimo  40 punti  per il credito scolastico; massimo  20 punti  per il primo scritto; massimo  20 punti  per il secondo scritto; massimo  20 punti  per il colloquio. La commissione può assegnare fino a 5 punti di “bonus” per chi ne ha diritto.  Dalla somma di tutti questi punti si otterrà il  voto finale dell’Esame.

Il punteggio massimo è  100  (c’è la possibilità della lode). Il punteggio minimo per superare l’esame è  60/100.


Redazione

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