Uncem nazionale, con tutte le Delegazioni regionali Uncem italiane, a  partire dall'Emilia-Romagna, chiede a Parlamento e Governo di dare  risposta alla carenza di Segretari per i piccoli Comuni attraverso, in  primo luogo, la proroga da 24 a 36 mesi della durata dell’incarico  temporaneo dei Vicesegretari, riconosciuto a funzionari con determinati  requisiti. 
È una salvezza operativa per molti Comuni. Non solo.  Per Unioni e Comunità montane, oltre a consentire l'utilizzo di  Vicesegretari, Uncem chiede di eliminare la norma vigente che prevede la  gratuità del ruolo. Dei Segretari degli Enti sovracomunali. Legge  assurda, purtroppo vigente anche per gli Organi politici degli Enti. Non  ha senso - secondo Uncem - che Presidenti e Segretari delle Unioni  montane debbano lavorare gratis. E così per i Consorzi sociali. È  svilente, si indebolisce il ruolo, e vi è una forte disparità ad esempio  rispetto alle Circoscrizioni comunali - ove Presidenti e Giunte sono  pagati, e bene - oltre ai grandi Comuni. 
La normativa sui  Segretari è tutta da rivedere. Devono essere manager della PA, meno  immersi nelle burocrazie di delibere e determine, più capaci di  progettare, pianificare, fare progetti comunitari, definire scenari su  indicazione della Politica. Dove non ci sono, o dove non vogliono andare  - anche quelli di prima nomina restano pochissimo tempo nei piccoli  Comuni, approfittando di scatti di carriera passando a Enti più grandi,  in contesti meglio retribuiti - si consenta di utilizzare, senza limiti  temporali, i Vicesegretari. Finora sono stati una salvezza. Fanno quello  che serve, costando meno, come un dirigente, dando operatività agli  Enti. 
Vanno risolte le situazioni nelle quali un solo Segretario  arriva ad avere, con formule diverse, anche 10 o 15 Comuni. Situazioni  ingestibili per tutti. Che danno benefici economici a chi le ottiene, ma  che di fatto non agevolano la funzionalità degli Enti. Serve un  intervento politico. E istituzionale. Anche per evitare che società  private, esterne ai Comuni - fatte anche da Segretari comunali in  quiescienza, ben formati e attivi -, gestiscano in outsourcing tanti  servizi per tantissimi Comuni piccoli o medi. Che di fatto mettono tutto  in esterno, non potendo - nonostante ogni buona volontà istituzionale -  fare dentro, con poco o niente personale e Segretari presenti in quei  Comuni due, tre, quattro ore al mese. 
I Sindaci hanno il cerino  in mano. La necessaria revisione del TUEL - richiesta da Uncem, con il  Presidente Marco Bussone, a tutti i Governi degli ultimi cinque anni,  sui Segretari comunali deve agire senza miopia, e in fretta. Il Viminale  si azioni positivamente, Uncem aiuterà il Ministero dell'Interno.