Nuovo appuntamento con il Museo Immaginario in piazza Mercato a Domodossola offerto da l'École des Italiens e M.me Webb.
Da Sali & Pistacchi (martedì 4 aprile – 17 aprile) sarà visibile la fotografia di Paul Thorel 'Portrait amorphe d’un infidèle', (1993).
“Anche l’attenzione il commento critico di Valerio Dehòa ciò che è immateriale fa comprendere come Thorel viva il rapporto con la memoria artistica del secolo in funzione dell’attuale. Se le immagini di Maurice Tabard, di Raoul Ubac, di Roger Party e, naturalmente, di Man Ray hanno spostato l’orizzonte della fotografia oltre il visibile, puntando l’obiettivo direttamente nella mente dell’uomo, il passo successivo non poteva che consistere nel rappresentare l’irrapresentabile: il suono per esempio. L’irrapresentabile pretende la congestione dei sensi, l’indefinibilità della fonte percettiva. Egli è infatti molto attento, nel rigore assoluto del bianco e nero, a realizzare fotografie che possiedano valori tattili. È un artista che ha sicuramente vissuto gli anni Venti a Parigi, ma che conosce l’informel con cui l’arte si è risvegliata nel dopoguerra. In generale Paul Thorel conosce l’arte contemporanea così bene da non lasciarsene troppo influenzare” il commento critico di Valerio Dehò sull'artista.