Associazioni - 04 maggio 2023, 08:20

Premosello, 25 Aprile con il partigiano “Mirko” e gli studenti delle scuole medie

25 Aprile speciale a Premosello-Chiovenda, grazie alla presenza già dalla sera prima del partigiano Ettore Carnevale, classe 1924, che ha raggiunto l’Ossola dalla Valtellina dove risiede.

Una bellissima sorpresa che era stata annunciata ma non per questo scontata vista l’eta di 'Mirko', nome di battaglia durante i 18 mesi di lotta partigiana contro i nazifascisti che anche in Val d’Ossola hanno provocato morte e distruzione durante la seconda guerra mondiale dal 8 settembre 1943 al 25 aprile 1945.Quel giorno dell’insurrezione della città di Milano Ettore era lì, arrivò già il 22 aprile ed era sotto il comando del C.L.N. con a capo un certo Sandro Pertini… Ad Ettore -spiega il presidente della sezione Anpi locale Adriano Luciano- è stata consegnata la tessera Anpi ad Honorem della sezione Divisione Valdossola di Premosello che prende il nome dalla Divisione di cui faceva parte il partigiano Mirko. Ettore ha partecipato sia sia alla manifestazione del mattino in piazza Bolzani che al pranzo tenutosi al circolo Arci di Premosello dove si è poi esibito il coro vocale Arsunà Canta che ha salutato Ettore, al momento della ripartenza con una bella canzone partigiana. Il momento è stato davvero toccante ed emozionante con il partigiano Mirko in piedi rivolto alla Valgrande che lo ha visto combattere e resistere anche con la formazione Valgrande Martire dopo il rientro dalla Svizzera raggiunta a seguito della fine della Repubblica Partigiana dell’Ossola del 1944”.

Molto importante -spiega Luciano- è stata anche, la presenza al mattino, degli studenti della scuola media statale di Vogogna componenti a sua volta, del consiglio comunale dei ragazzi di Premosello-Chiovenda. Begalli Nicolas sindaco dei ragazzi e i consiglieri Pella Andrea e Petrone Filippo con Giorgia Sartoretti, hanno letto una lettera che Tina Anselmi scrisse per raccontare la tragica esperienza vissuta da studente a Bassano del Grappa, quanto i nazifascisti prendevano gli studenti nelle scuole per portarli in piazza ad assistere alle impiccagioni e fucilazioni di giovani partigiani, in alcuni casi si era obbligati ad applaudire al termine di questi crimini di guerra contro civili e partigiani... È stata  letta inoltre, una lettera di Renato Boeri partigiano della Divisione Valtoce da Nicolas Begalli e una poesia di Giuseppe Colzani partigiano di Milano, quest’ultima la si può leggere in una delle 70 piastrelle di CASA 40 a Domodossola, poesia letta da Vanda Miotto che ha frequentato le scuole superiori a Castelfranco Veneto, la città di Tina Anselmi”.

La manifestazione è iniziata con l’inno nazionale, la deposizione della corona d’alloro da parte del Gruppo Alpini locale con la benedizione di Don Ezio Rametti. Anche il sindaco del comune di Premosello-Chiovenda Elio Fovanna ha voluto salutare i presenti con un suo intervento così come la vicesindaco del Comune di Vogogna, Paola Filippa accompagnata da alcuni cittadini del Comune che ha dato i natali al partigiano Ettore Carnevale, omaggiato con alcuni significativi doni.

L’orazione ufficiale non ha avuto luogo per la perdita del padre di Gianni Cerutti l’oratore della manifestazione, avvenuta nei giorni precedenti il 25 aprile. Il presidente della sezione Anpi di Premosello-Chiovenda ha voluto ricordare il padre di Gianni Cerutti di Borgormanero. L’intervento del presidente della sezione Anpi locale si è concentrato sia sul 25 aprile che sui futuri progetti “che la sezione vuole portare avanti coinvolgendo il più possibile i ragazzi e questo con l’apporto prezioso della scuola, cosa che ha fatto preparando i ragazzi presenti alla manifestazione nelle settimane che hanno preceduto la Festa della Liberazione dal nazifascismo di martedì 25 aprile 2023.

La speranza è che tutta la nazione possa prima ritenere il 25 aprile un giorno di festa per tutti che ricordi la fine della dittatura nazifascista e il termine tanto atteso della seconda guerra mondiale, questo non solo per non dimenticare ma proprio per arrestare una volta per tutte il negazionismo e revisionismo storico indegno per la crescita culturale  del popolo italiano stesso…

La presenza dei ragazzi sarà sempre importante e indispensabile per il loro percorso educativo in generale, l’aver cogestito una manifestazione pubblica con dei giovani studenti è a tutti gli effetti una bella e importante esperienza di crescita per loro ed allo stesso tempo un modo per non creare dei vuoti generazionali”.

Il presidente Anpi aggiunge: “Purtroppo è innegabile che ci sono ancora oggi, politici con alte, altissime cariche istituzionali che fanno fatica a usare la parola antifascismo, è molto probabile che la causa sia da ricercare nella loro preoccupazione di perdere una parte indispensabile di consenso elettorale. Il 25 aprile non è divisivo per le forze democratiche e antifasciste del paese, semmai è divisivo per chi ancora ha nostalgia del fascismo.

La manifestazione si è conclusa cantando l’inno alla libertà e contro ogni dittatura cantata in tutto il mondo 'Bella Ciao', che ha oramai superato i confini del tempo e dello spazio e allo stesso tempo una metafora di quello che ancora in certe parti del mondo non si può fare liberamente.

Consapevoli che ancora tanto c’è da fare, vi sono grandi questioni sociali ancora da risolvere non solo in Italia, lo diceva proprio il presidente partigiano Sandro Pertini, se a un popolo non sappiamo garantire un lavoro, una casa, una sanità pubblica dove curarsi e una giustizia che funziona, va bene festeggiare ma occorre lottare in quella direzione e per ottenere quanto sopra ed è quello che tocca a noi oggi, con uno spirito di comunità credibile e che quanto prima, si possa trovare un nucleo di valori universali senza tempo”.


C.S.