E' stata inaugurata giovedì pomeriggio la nuova sede dello Sportello Informadonna che si trova all'interno degli uffici della CGILin via Carale di Masera a Domo. Al taglio del nastro del nuovo accogliente ufficio, con le pareti arancione, erano presenti il segretario generale del sindacato SPI CGIL Novara e Vco Giuseppe De Maria, il membro della segretaria della Cgil Novara e Vco Michele Piffero, Anna Maria Fratta della segreteria SPI-CGIL, Patrizia Martini responsabile del Coordinamento donne SPI CGIL, Fortunata Sergi responsabile del coordinamento donne di Novara, Magda Verazzi consigliere provinciale del Vco alle Pari Opportunità. L'iniziativa è promossa dal sindacato SPI – CGIL. che già nella mattinata ha inaugurato una sede a Novara.
Fornirà consulenze e aiuti a tutte le donne (e non solo), allo sportello sarà possibile richiedere servizi per le famiglie e per per anziani, minori, persone con disabilità o con particolari fragilità, vittime di discriminazioni, orientamento per il lavoro e la formazione, consulenze specifiche per ogni cittadino.
“Continue sollecitazioni sono arrivate in questi anni al sindacato riguardanti le difficoltà con cui i cittadini si devono confrontare ogni giorno, principalmente sono persone anziane o donne. Lo scorso anno, e quest'anno, nei due territori di Novara e Vco - ha spiegato Patrizia Martini del coordinamento donne – i nostri volontari hanno seguito due corsi di formazione di circa 80 ore. Uno sulla violenza di genere, l'altro sui servizi sociali e sanitari, sulla discriminazione nei luoghi di lavoro, sulla disabilità e sulle dipendenze”.
Docenti sono stati medici dell'Asl Novara e dell'Asl Vco, operatori del Ciss delle due province e anche assistenti sociali. “Sembrava un'utopia – ha aggiunto Anna Maria Fratta della segreteria SPI CGIL e ora è una realtà siamo pronti per affrontare questa nuova sfida sindacale. Abbiamo dialogato con Istituzioni, Comuni, Province, Consigliere di Parità i quali hanno riconosciuto l'utilità di questo nuovo nodo di rete”.
“Non è nostra volontà sostituirci ai servizi competenti - hanno spiegato dallo SPI CGIL - ma lavorare con loro in rete per facilitare e sostenere le persone, in particolare le donne e le famiglie, nell'accesso alle opportunità che già esistono sui territori”. Complimenti per l'iniziativa sono arrivati dalla consigliera provinciale alle Pari Opportunità Magda Verazzi.